In attesa del consiglio mondiale di ottobre il calendario del WRC sta andando a riempire le quattro caselle rimaste vacanti e tra le candidature del vecchio continente sembrano oramai caduti gli ultimi dubbi su Finlandia, Croazia e Gran Bretagna con il ritorno in scena del Galles.
Gli slot disponibili nel calendario WRC 2022 con il passare dei giorni sembrano avere trovato le tessere ancora mancanti al puzzle, soprattutto tra le Euro candidature. Il baricentro del WRC 2022 resterà euro-centrico, difficile immaginare una storia differente con uno scenario internazionale fortemente condizionato dallo strascico di una pandemia che a livello intercontinentale propone ancora complicazioni logistiche e restrizioni molto pesanti. Tra i promossi della prima c’erano Montecarlo, Svezia, Portogallo, Sardegna, Estonia, Acropoli, Catalunya ed unica gara extra Europa il Safari. In questi giorni hanno sciolto gli ultimi dubbi la Finlandia e la Croazia, la classica della Scandinavia non è mai stata realmente in bilico, a ritardarne l’ufficializzazione sono state e trattative di rinnovo del contratto con WRC Promoter. La Croazia è forse la sorpresa più rilevante, data subito come sicura riconferma dagli organizzatori, le trattative in estate sono andate in stallo per la difficoltà a chiudere i budget. Una presenza che sicuramente farà piacere a tutti gli appassionati di casa che oltre al Montecarlo avranno un’altra gara a pochi chilometri dai nostri confini. Una opportunità che quest’anno è stata impossibile da sfruttare perché le incertezze, oltre alle restrizioni frontaliere, ancora presenti ad aprile hanno indotto i più a non avventurarsi sulla strada di Zagabria. Dopo mesi di tira e molla si è sbloccata anche la situazione oltremanica, mentre l’Irlanda continua la questua alla porta del governo locale, è ritornato sulla scena il Galles che ha messo da parte le parole e sulla bilancia ha messo quei soldini che nel regno unito i rally faticano sempre di più a trovare. Un intervento a gamba tesa che dopo le mobilitazioni social, pressioni mediatiche, ed altre pantomime riporta oltremanica il WRC, sulle speciali del Wales Rally la cui storia affonda le sue origini nella leggenda del RAC. Nella lista FIA del calendario WRC 2021 diffusa a giugno c’era anche il Giappone, ma la sua posizione forzata allora, oggi è sempre più traballare, visto quanto la candidatura della Nuova Zelanda sia sempre più solida. Le due gare potrebbero convivere, sempre che non debbano entrare in competizione per cedere l’ultimo slot al Sudamerica, dove nonostante una situazione pandemica ancora da risolvere Messico e Argentina stanno puntando forte già sul 2022.