Tutte le serie internazionali con la pandemia hanno pagato un prezzo altissimo, ma ad uscirne con le ossa rotte sono state le serie più di nicchia, quelle dove non sono impegnate case costruttrici (velocità in salita, autocross) ma anche il cross country si avvia ad una caporetto con la cancellazione della Coppa FIA Cross Country Rallies, mentre per le Baja forse..
La cancellazione della Coppa FIA Cross Country Rallies era oramai nell’aria da mesi, con un’unica gara disputata in Qatar, manco a dirlo vinta dal padrone di casa Al Attiyah, il resto del campionato è andato avanti a colpi di spugna. Silk Way, Kazakystan, Marocco ed alla fine ha ceduto le armi anche l’Abu Dhabi Desert Challenge obbligando la Federazione Internazionale ad arrendersi e dare l’arrivederci al 2021. La situazione non è sicuramente più rosea nella Coppa FIA Cross Country Baja, dove a parte il Northen Forrest in Russia sfuggito al covid-19 in virtù della sua data di febbraio, l’unica gara che è riuscita a mantenere il suo appuntamento con il calendario è stata la Baja Poland. Ed anche se a denti stretti potrebbe farcela anche l’appuntamento portoghese di inizio novembre la Baja Portalegre. Ma con solo tre gare il campionato non avrebbe molta credibilità per cui la FIA sta tentando un salvataggio in zona Cesarini nella penisola arabica, cercando di offrire un pacchetto di tre gare nella speranza possano raccogliere concorrenti proponendo una sorta di cammino in preparazione della Dakar. Le tre gare in questione sono la Dubai International Baja e la Baja Hail 1 e 2 una nuova prova in Arabia Saudita con una sola giornata di riposo a separare le due gare. Un programma tutto in divenire dove si continuano a cambiare le carte sul tavolo di giorno in giorno, ed a fare emergere tutte le difficoltà di questo piano di salvataggio è la prova di Dubai. Riesumata dopo essere stata cancellata, inserita dal consiglio mondiale di ottobre a fine novembre, ma che dopo pochi giorni l’organizzazione di Dubai ha già spostato in coda alla Baja Hail.