CRUGNOLA CAMPIONE ITALIANO

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Il pilota Varesino con una gara inappuntabile si impone al Mille Miglia e va a vincere con una gara di anticipo il quarto titolo tricolore, il terzo consecutivo. Una gara dominata senza alcuna incertezza, conquistando nove successi parziali su undici, e dopo appena una sessantina di chilometri cronometrati aveva messo una ventina di secondi al gruppo dei primi inseguitori.

La terza corona tricolore consecutiva Andrea Crugnola è andato a prendersela alla sua maniera, dominando la gara sin dalle battute iniziali dove è andato a prendersi il pieno di punti nella power stage, mettendo nell’apericena del venerdì tutti i suoi avversari alle corde, e nelle speciali del sabato non gli ha più permesso di uscire dall’angolo. Nella prima bouclé del mattino ha portato il suo vantaggio sul drappello dei primi inseguitori ad una ventina di secondi, abbastanza per chiudere la partita con quattro speciali di anticipo. Nei rally come negli altri sport le gare si vincono solamente quando si supera il traguardo finale, ma quel capitale di secondi e solamente una trentina di chilometri da disputare concedeva spazio a recuperi solamente nel caso di cedimenti oppure errori. Le sue linee sono state perfette, ed in più di una circostanza ha dato l’impressione di raddrizzare le curve, linee decisamente centrali senza mai una sbavatura evitando così fastidiosi sottosterzi, oppure sovrasterzi esagerati da andare fuori linea. Una lettura altrettanto perfetta dei numerosi cambi di aderenza, che hanno infastidito più di un avversario, Crugnola con il passare del tempo sta dimostrando una solidità impressionante, con degli spunti velocistici e delle traiettorie che sull’asfalto raramente abbiamo visto. Ed un particolare non da poco nei passaggi da corda a corda, è sempre riuscito a dare fluidità e drizzare le traiettorie senza andare a prendere tagli impossibili, ma cercando di sfruttare per quanto possibile la carreggiata. Alle sue spalle ad una ventina di secondi troviamo Simone Campedelli e Stefano Albertini, autori di un appassionante testa a testa sul filo dei decimi di secondo, con la piazza d’onore in bilico sino agli ultimi metri di gara del sabato. A spuntarla sul filo di lana è il portacolori Orange che nel finale con due scratch riesce a mettersi dietro la Fabia RS gemella del bresciano vincitore della passata edizione, che deve accontentarsi del gradino basso del podio. Appena fuori del podio un Mabellini che è sempre stato nel vivo della partita, e riesce a lasciarsi alle spalle la Yaris di un Basso per un paio di manciate di decimi di secondi. Al traguardo il gruppetto degli immediati inseguitori del campionissimo si ritrova in un fazzoletto di appena cinque secondi, a dimostrazione del grandissimo equilibrio della serie Crugnola a parte.

CLASSIFICA

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