Andrea Crugnola la guest stars del rally terra Valle del Tevere, fa un po’ di palestra sulla terra in vista di una stagione tricolore e fedele al pronostico fa saltare il banco, nonostante l’ingrato compito di pulire le strade, non ha problemi a recuperare i secondi persi e nel giro finale resiste al ritorno di un Avbelj sempre più protagonista anche sulla terra.
Guardando l’elenco iscritti vedere il nome di Andrea Crugnola faceva venire in mente i ladri di caramelle, in realtà con il ballo della quadriglia stabilito per l’ordine di partenza modificato ad ogni riordino, su una gara flash come quella del Raceday ha rimescolato notevolmente le carte. Ma nonostante questo gap che lo ha obbligato a partire davanti a tutti per buona parte della gara il varesino è andato a scratch tre volte, ed è riuscito in un volata finale sul filo dei decimi di secondi a resistere allo straripante attacco finale di un Avbelj, sempre più in palla anche sulla terra. La prima impressione emersa alla fine della tappa corta del sabato ha dato a molti la sensazione che la battaglia per il titolo tricolore possa trasformarsi in un braccio di ferro tra Crugnola e il pilota Sloveno. Ma alla fine della gara, quando i due si sono presentati per l’ultima bouclé separati da appena due secondi e due decimi, è diventato molto più che una sensazione. Bostjan partiva alle spalle di Andrea ed ha vinto entrambe le speciali, obbligando il varesino a tirare fuori gli artigli per tenersi stretto il primato. Andrea Crugnola ha dimostrato di avere automatismi e padronanza anche sulla terra (nonostante un anno di astinenza), confermando uno stato di forma che lo pone in cima alla lista dei favoriti per il tricolore. Avbelj però dal canto suo ha dimostrato una velocità di apprendimento impressionante, migliorando di chilometro in chilometro è riuscito a restare agganciato a Crugnola, su un fondo tutto da scoprire in una gara per lui nuova. Alle loro spalle il campione Raceday Alessandro Bettega che è comunque riuscito a restare in scia ai due dominatori, mettendosi alle spalle senza troppi complimenti il rientrante Umberto Scandola al debutto su una Citroen C3 Rally2. A chiudere la top five troviamo la Skoda Fabia Rally2 Evo di Bresolin incollato a pochi decimi da Scandola, mentre nel finale esce di scena un Fanari in lotta con i primi sino a due speciali dalla fine.