Il borsino dell’Italiano 2022 vede partire con i favori del pronostico la ritrovata coppia Andrea Crugnola Citroen C3 Rally2 che firmò il successo nella stagione venti venti, ma dal defender Basso agli outsider Albertini, Andolfi sono tutti pronti a dargli battaglia in una gara dove a fare la differenza ci saranno i tre passaggi sui venti chilometri della Careggine.
La stagione 2022 vede ai nastri di partenza gli stessi attori protagonisti della passata edizione (Breen e Neuville a parte), ma all’orizzonte c’è tutta un’altra storia, soprattutto per il valzer di piloti e vetture che c’è stato quest’inverno e tutti i punti interrogativi che questo propone. Crugnola punta a fare saltare il banco, ed andare così a bissare il suo unico successo in Garfagnana che ha ottenuto nel 2020, in una anomala versione estiva del Ciocco, proprio al volante della Citroen C3 rally2, by Fabbri. Ufficiali, semiufficiali o privati che sia il loro status è chiaro che il reparto clienti dello “chevron” dopo un 2021 miserello, sta tornandoci a mettere il becco, non è certo una combinazione che a difendere i colori Citroen in Belgio ci sia arrivato Lefebvre, che tra l’altro ha vinto a mani basse all’Haspengouw il primo round della serie belga. La passata stagione per il varesino è una parentesi tutta da dimenticare, in un campionato di otto gare tre gare compromesse per dei cedimenti meccanici nella prima metà della serie, è qualcosa che mai si era visto prima. Purtroppo, la gente dimentica molto rapidamente e restano solo delle impietose classifiche, che però raccontano solamente la storia dei vincitori. Al Monza WRC però si è preso una bella rivincita firmando il WRC2, la passata settimana al laghi ha chiuso nella top five con la piccola Peugeot 106 Maxi, togliendosi la ruggine in vista del Ciocco. Il ruolo di Defender questa volta lo veste il Giando, ma non sarà al volante di una Fabia Evo ma proprio al volante della Hyundai i20 rally2. Una vettura enigmatica che problemi a parte l’anno passato è sempre sembrata in debito di ossigeno, ma poi a Monza ha mandato tutti al tappeto. Il Ciocco qualche sorpresa l’ha sempre riservata, ma per l’asse Friul-Trevigiano immaginiamo l’imperativo sarà quello di costruire un feeling con la vettura e portare punti a casa. Gli assalti più pericolosi potrebbero arrivare da Albertini, con la Fabia Evo l’anno passato nella prima metà della gara si è preso il lusso di tenere testa a Neuville, ma anche Andolfi unico con a disposizione le Michelin potrebbe avere qualche jolly nella manica, anche se le condizioni non si annunciano meteo complicate. Punto interrogativo per De Tommaso, vederlo partire a tutta nella prima gara non è da lui, ma un anno fa senza la spigolata finale nel marciapiede era dalle parti del podio.