Su queste strade l’anno passato Crugnola aveva sputato anche l’anima; una gara con la debuttante i20 N Rally2 sempre al limite non gli era bastata per mettersi dietro Albertini e dare una sterzata al tricolore. Oggi invece non ha lasciato dubbi su chi è il più forte del lotto, ed è andato a mettere una pesantissima ipoteca sul titolo.
Il ricordo del rally Mille Miglia 2021 a dodici mesi di distanza è rimasto qualcosa di indelebile, Andrea Crugnola al debutto CIR con la allora nuovissima Hyundai i20 N Rally2, che aveva preso in mano per la prima volta all’Alpi Orientale, aveva guidato come non ci fosse un domani. Ma tutti i rischi presi non erano bastati per piegare un Albertini in forma smagliante, sulle strade di casa. Mettendo a confronto le due gare, in un ipotetico parallelo a distanza, la pioggia quest’anno avrà anche rimescolato le carte, ma è abbastanza palese che il pilota era lo stesso dell’anno passato, mentre lo stesso è difficile affermare per la vettura. Questa volta la cavalcata di Andrea è stata imperiale, una gara corsa a tutta, ma senza dovere tentare l’impossibile in ogni curva. Ancora prima di arrivare sui ventisei chilometri bagnati delle pertiche, ha messo le cose in chiaro sull’asciutto (delle prime due speciali) dieci secondi a tutti, punto a capo. Una gara perfetta, più veloce degli avversari su asciutto e sul bagnato, è riuscito a leggere alla perfezione la gara dalla scelta delle gomme, ad adeguare il suo passo alle condizioni della strada. A differenza del successo ottenuto al Ciocco e nelle tre piazze d’onore di Sanremo, Targa e Alba dove ha sempre corso con la solidità di chi sa di essere il favorito della serie, al Mille Miglia si è rivisto il Crugnola che ha fatto saltare il banco a Monza. Nessuna incertezza, esitazione o calcolo partito per vincere lo ha fatto senza esagerazioni, con la consapevolezza di essere il più forte. La sua attuale dimensione va ben oltre il campionato italiano, il treno per il WRC è passato qualche anno fa, ma dall’Europeo alle serie support del mondiale il varesino sarebbe sicuramente nel ristretto manipolo di chi può fare saltare il banco di gare e campionati. Quello che dispiace vedere, è come una stagione nata storta (il 2021), andata a picco per i troppi problemi tecnici, abbia fatto dimenticare in un lampo quanto di buono aveva fatto. Ed in tanti, troppi si sono precipitati nel darlo già per bollito. Il Varesino con buona pace di tutti sarà uno dei protagonisti assoluti del campionato italiano nelle prossime stagioni, ma sarebbe bello se ad arricchire il suo albo d’oro (ed in parallelo quello italiano) con qualche titolo internazionale.