A fissare la dead line della ripartenza è stato il calcio, ed in questa occasione non sarebbe potuto essere differentemente, ma sul fronte appena in seconda linea c’è sempre stato anche il motorsport con una federazione pressante ed attenta a cavalcare l’onda della ripartenza.
In passato tra gli appassionati di motorsport e di molti altri sport la sudditanza rispetto al calcio è sempre stata mal digerita, ma questa volta la sua potenza devastante, legata agli interessi economici che si trascina è stata utile all’intero mondo dello sport, compreso quello dei motori che da quando si è cominciato a parlare di ripartenza e protocolli si è dato un gran da fare. Un periodo difficile dove il CONI è sembrato tenere una posizione molto soft, conveniente a quell’anima del governo propensa ad una ripartenza molto prudente nella ripartenza, ma con una concezione assolutamente amatoriale dell’universo sport, lontana anni luce da una realtà che invece alle sue spalle ha una miriade di posti di lavoro. La decisione di autorizzare gli eventi sportivi a partire dal 13 al 20 di giugno, sancisce ufficialmente il via libera alle manifestazioni sportive un semaforo verde anche per le federazioni che hanno già presentato i protocolli sanitari per il contenimento del coronavirus. A questo punto è oramai imminente la presentazione da parte di ACI Sport del nuovo calendario 2020, con i maggiori campionati nazionali a fare da apripista. A tale proposito oggi ACI Sport ha fissato la sua dead line per gli organizzatori delle gare titolate confermare lo svolgimento della gara. Un’opportunità per avere salva la validità nel 2021, oltre a tasse e procedure di iscrizione, nel caso di inserimento nel calendario 2020 e di un eventuale cancellazione questa pregiudicherà la sua presenza nel 2021. Saranno quindi necessari un paio di giornate per tirare le fila dei massimi campionati e di conseguenza stilare il calendario dei prossimi sei mesi, e la presentazione di questi dovrebbe arrivare al più tardi nelle prime giornate di giugno.