La pandemia sta mettendo i bastoni tra le ruote della macchina organizzativa della Dakar che a giorni dovrebbe calare le sue carte, ma tanti sono i punti interrogativi mentre la concorrente Africa Eco Race punta dritto e senza incertezze al 2021. Così mentre il percorso resta in bilico tra il piano A e B, per ovviare ad un probabile calo delle presenze si apre alle storiche.
Prima del via I dubbi erano tanti, ma alla fine il nuovo percorso in Arabia Saudita ha passato l’esame e David Castera ha iniziato subito a lavorare sulla seconda edizione medio orientale che prevedeva un’ossatura prevalentemente Saudita, ma con un paio di sconfinamenti della carovana in Giordania, ed Emirati Arabi. Ma l’emergenza pandemia sempre più imponente nei suoi numeri ha mandato in aria i piani di ASO, al via di inizio gennaio mancano ancora otto mesi, ma il tempo per imbastire il tutto è decisamente più corto, ed a oggi è impossibile leggere il futuro con una certa affidabilità e gli sconfinamenti potrebbero trasformarsi da un giorno all’altro in ostacoli insormontabili. Motivo che ha indotto Castera a lavorare su un piano B, ovvero mantenere anche la seconda edizione della Dakar medio orientale dentro i confini Sauditi. La vastità del paese permetterà comunque un importante rinnovamento del percorso, su cui lo staff ASO sta lavorando da tempo in smart work, vista la ridotta mobilità che ha paralizzato il mondo intero. Ma a preoccupare la macchina organizzativa più che la pandemia è il dopo, con una crisi che potrebbe incidere in maniera importante sull’elenco iscritti: da possibili riduzioni di budget degli sponsor, alla scelta di molti gentleman di preferire non affrontare una trasferta del genere con gli strascichi sanitari di un epidemia non ancora risolti. Per cercare di ovviare ad un fisiologico calo degli iscritti la Dakar dal 2021 aprirà le sue porte alle vetture Classic, una sorta di categoria storica per le vetture ed i camion che hanno corso alla Dakar prima degli anni 2000. Il percorso inteso come speciali proporrà un tracciato più soft adeguato ai mezzi in questione e soprattutto meno veloce, perché si stratta di vetture che non dispongono delle ultime soluzioni in fatto di sicurezza statica. I bivacchi ed i luoghi di partenza e arrivo di giornata saranno però i medesimi, per permettere ai partecipanti di vivere le medesime sensazioni che tramette la regina delle Marathon.