La Dakar nelle classifiche riservate alle vetture non ha mai riservato grandi soddisfazione ai colori Italiani, ma dopo cinque durissime tappe sulla soffice sabbia del Perù il buggy di Eugenio Amos resiste al settimo posto assoluto, un risultato esaltante comunque vada a finire la sua avventura.
Tra le vetture al via di Lima gli equipaggi battenti bandiera Italiana erano solamente due Stefano Marrini ed Eugenio Amos, entrambi due abituè della Dakar. L’Italo Canadese Eugenio Amos con alla navigazione il Francese Sebastien Delaunay, dopo una Dakar a bordo del Polaris SxS della Extreme plus quest’anno ha fatto il grande salto passando nella categoria regina al volante di un buggy della Two Wheels Drive. Una prova del nove per Amos che ha subito impressionato per la padronanza con la quale si è destreggiato nelle prime speciali sulla morbida sabbia del Perù. Ma nella quarta speciale ha letteralmente fatto saltare tutti i pronostici concludendo la speciale al quinto posto assoluto andando a guadagnare una salda posizione nella top ten. Una sesta piazza che ieri è diventata settima, ma impressiona perché la davanti ci sono solo due Peugeot ufficiali tre Toyota Hilux sempre ufficiali e la 2008 di Al Qassimi. Un risultato strepitoso ottenuto con un giusto mix tra prestazioni velocistiche e tattica, come nella partenza di gruppo della quarta speciale dove ha beffato tutti andando a cercare un terreno che gli garantisse più trazione. Oggi la carovana lascia il Perù per entrare in Bolivia e la strada per Cordoba è ancora molto lunga, ed insidiosa, ma comunque vada Amos il suo segno lo ha lasciato, ed a notarlo sono stati in molti anche in seno alle squadre che fanno la corsa. L’altro equipaggio azzurro Stefano Marrini e Maurizio Nassi invece ha vissuto una vera odissea, dopo una buona partenza nella seconda e terza tappa il loro Toyota Land Cruiser 200 li ha obbligati a rientrare al traino, ed il ritardo accumulato gli ha impedito di riuscire a presentarsi al via della quarta tappa.