DAKAR LE NUOVE REGOLE

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Alla Dakar 2021 sono cambiate alcune regole che a fine gara potrebbero pesare nella classifica generale, come la penalità per le scorte imbarcate dal camion assistenza nel corso della tappa Marathon, alla consegna dei road book prima della partenza.

Molte delle libertà regolamentari che la Dakar propone con il passare delle stagioni hanno spostato l’ago della bilancia a favore delle squadre ufficiali o semi-ufficiali, che grazie agli importanti budget a disposizione hanno la possibilità di schiarare più mezzi assistenza e più uomini. Uno squilibrio sempre più grande con il resto dei partecipanti, per cercare riportare l’ago della bilancia verso il centro ASO è andata a modificare alcune semplici regole ma che contribuiscono a dare un maggiore equilibrio. La prima è quella della consegna del road-book di giornata venti minuti prima della partenza per i motociclisti e dieci per auto e camion, mettendo così l’accento sul fattore umano che assume maggiore rilevanza nell’interpretazione del road book, introducendo più incertezza nei waypoint dove la navigazione è l’elemento di maggiore importanza. Incertezza che può generare errori, ma soprattutto rallenta i top che non possono andare sempre forte in ogni frangente. L’altra modifica regolamentare che potrebbe pesare sulla classifica finale è la penalità di 15’ per ogni pneumatico che durante la tappa marathon un concorrente può imbarcare dal camion assistenza. Una complicazione soprattutto per le Mini che possono imbarcare solamente due scorte, contro le tre che riesce a portare la Toyota Hilux. E’ quindi abbastanza evidente che attaccare a fondo nella interminabile marathon che unisce due frazioni, nel caso di piste sassose a rischio forature obbligherebbe i concorrenti ad una maggiore cautela perché se per caso si rimediano due forature nella prima parte di tappa recuperare due gomme extra dal camion assistenza significherebbe addizionare una mezz’ora di penalità, rischiando di buttare la gara alle ortiche. Un cambiamento che premierà chi saprà trovare il giusto passo, perché sulle pietre della prima frazione tra i primi le forature sono state tantissime, Loeb ne ha rimediate addirittura 3 in una tappa di soli 277 chilometri.

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