I diciannove chilometri cronometrati del prologo, persi negli oltre seicento Km di trasferimento, che hanno portato la carovana da Jeddah a Ha’il non si sono discostati dagli start delle edizioni passate con alcuni top subito all’attacco ed altri attenti a controllare la loro posizione di arrivo determinante per la posizione di partenza della Ha’il – Ha’il.
Come nelle edizioni passate Nasser Al Attiyah ha preferito un prologo tutto di attacco dove è andato a prendersi il successo scratch di giornata, bruciando per dodici secondi l’Audi RS Q E-Tron di Carlos Sainz, anche lui un driver che ha preferito puntare sull’istinto e non sulla tattica. Infatti, alle loro spalle troviamo due sudafricani e Loeb a una mezza minutata, mentre il nono della generale il polacco Przygonski paga un minuto bello tondo. Un ordine di arrivo che però a differenza degli anni passati non obbliga i concorrenti a ripartire in ordine di classifica, ma offre ai primi dieci la possibilità di scegliere la propria posizione di partenza. Tra chi ha preferito evitare la top ten a costo di lasciare qualche secondo di più ai suoi avversari, ma essere sicuro di partire più indietro ci sono le due Audi ufficiali di monsieur Petrhansel e Ekstrom. Una sorta di distorsione regolamentare a cui abbiamo già assistito nell’ERC 2021, dove visto l’alto numero dei contendenti alcuni dei top driver preferivano evitare lo scontro diretto, trovandosi in una posizione di partenza ancora più favorevole. Partendo indietro in una tappa con numerosi tratti di navigazione molto impegnativi, sulla sabbia ma anche su delle piste rocciose dove non è così facile basarsi sulle tracce, la posizione di partenza risulta determinante.