Domenica a Zagabria non poteva certo mancare Jean Totd, ma anche questa volta la sua missione rally è andata oltre la presenza istituzionale, ed i rapporti con la politica croata, ma è servita ad incontrare e rassicurare le case costruttrici inquiete dopo il ritiro dei kit ibridi Compact Dynamics e questa mattina la FIA ha emesso un comunicato rassicurante.
Avere richiesto il rientro di urgenza in Compact Dynamics dei kit ibridi suoi quali i costruttori si apprestavano, ed in alcuni casi avevano già svolto i primi chilometri di test con le prime versioni prototipali delle nuove Rally1, ha causato un autentico terremoto. Un presunto problema elettrico che mandava in surriscaldamento il sistema, ed in particolare le batterie, elemento che andava in soglia rischio incendi. Anche se il covid ha blindato i service, ed è sempre più difficile udire le voci dei dietro le quinte, le voci erano tutte preoccupate, tanto da fare sbilanciare gli uomini Ford a fare pressione minacciando pubblicamente il ritiro dal progetto ibrido. Nei giorni del Croazia non sono mancati i momenti di confronto e la FIA con Todt in testa è intervenuta confermando l’intenzione di procedere nel rispetto delle date fissate. Quindi nessuno slittamento di data per l’introduzione del regolamento tecnico delle rally1 hybrid, fissato per gennaio 2022. Per evitare il diffondersi di allarmismi oggi la FIA ha diffuso tramite comunicato stampa, una rassicurante nota che parla di un’accelerazione del nuovo progetto rally1. In realtà più che di accelerazione si tratta di una forzatura dei tempi per recuperare la lunga lista dei ritardi nelle consegne e relativi slittamenti, non ultimo quello dei ritiri del kit. A concludere il comunicato non potevano mancare le parole di Yves Matton responsabile FIA del dipartimento rally, che ha affermato di essere sulla buona strada nonostante manchino solo otto mesi al 2022. L’ibrido nei rally sta complicando non poco l’ultimo anno di mandato di Jean Todt, che sta cercando di piantare i paletti verso una transizione ad emissioni sempre più ridotte. Transizione che però sta dando parecchi grattacapi, Matton li ha classati come sfide di percorso quando si guarda a nuove tecnologie. Peccato che l’ibrido sia una tecnologia oramai consolidata da parte di tutti i costruttori impegnati e non nel mondo dei rally, ed i problemi sul ritardo covid o meno sono tutti riconducibili al fornitore unico imposto dalla federazione.