I due giovani che sono sotto l’ala protettrice delle rispettive federazioni hanno fallito la prova di esame Capitolina, ora attendono gli esami di riparazione a settembre, ma questa poteva essere una buona occasione per entrambi per dimostrare il loro valore, una di quelle occasioni che capitano una tantum e vanno colte al volo, resistendo alla pressione che invece..
Partiamo in ordine di uscita, ed a pagare dazio per primo è Damiano che nella prova di qualifica paga un tratto sporco dove perde il controllo della sua Skoda Fabia Evo, con un pizzico di fortuna si sarebbe potuto girare e cavarsela con qualche livido, invece si è infilato su un accesso con tanto di terrapieno che lo ha fermato ancora prima iniziassero i giochi. Prima del covid era riuscito a mettere assieme con l’aiuto della federazione un programma nel WRC3, ma ora che il sogno è svanito l’ERC poteva rappresentare un’alternativa sportiva ed economica interessante. Certo che per un budget in divenire un inizio del genere complica di molto le prospettive. Un vero peccato perché nelle due tornate di prove libere aveva battuto il sesto tempo assoluto, che nella qualification stage gli sarebbe comunque valsa la settima posizione, una testimonianza oramai vana di quanto il ragazzo sia cresciuto al volante di una vettura a trazione integrale. Un discorso analogo vale per il Francese Fourmaux, portato in palmo di mano dalla federazione Francese e dai suoi partner (Yacco), in una stagione WRC dove la pandemia ha complicato tutto soprattutto nelle serie minori, la mossa di Wilson di portare Adrien a Roma era una sorta di esame, ed essendo un buon asfaltista poteva rappresentare una chance per metter in mostra la Fiesta MK2, che per il momento fatica a fare breccia perché mancano i successi. Ma come per il nostro De Tommaso il Francese non è riuscito a dimostrare nulla, rallentato sulla prima speciale da una foratura, sulla seconda ha chiuso troppo una curva ed il muretto che delimitava la strada lo ha mandato gambe alla aria. Quindi anche per Adrian non c’è stato un verdetto significativo a cui potersi aggrappare, visto che sia nelle prove che in qualifica non è mai entrato nella top ten, ed al miglior tempo di basso ha pagato poco meno di tre secondi, ma in appena quattro chilometri. Una parentesi che non andrà ad influire sul suo programma nel WRC2, che probabilmente dovrebbe andare a rinnovo anche nel 2021, ma questa era l’occasione per aprire una corsia preferenziale, occasioni per gli esami di riparazione c’è ne saranno ma nelle versione attuale, ovvero cliente. La pressione ha giocato un brutto tiro ad entrambi, ed anche se l’età è dalla loro: classe 95 il Francese e 96 Damiano, si avvicinano i trenta e le porte internazionali diventano sempre più difficili da infilare.