Il Rallye Niedersachsen penultimo appuntamento della serie Tedesca assiste al primo successo nella massima serie di Dominik Dinkel che con la Skoda Fabia by BRR mette in fila gli altri due aspiranti al titolo Mandel e Kreim.
A Osterode in Bassa Sassonia il campionato nazionale di Germania ha mandato in scena il suo settimo appuntamento, il penultimo in vista della chiusura al 3-Stadte, una gara condizionata dalle mutevoli condizioni atmosferiche con temporali ed acquazzoni che hanno complicato le scelte degli pneumatici. Ma sopratutto hanno disseminato il tracciato di trabocchetti. La prima leadership è per l’occhialuto Fabian Kreim, il campione in carica nelle schermaglie iniziali riesce comunque a tenersi alle spalle sia la debuttante Hyundai i20 R5 di Mandel che la Fabia gemella targata Baumschlager di Dinkel. Il primo a perdere contatto è Mandel che dopo poche speciali commete qualche errorino veniale che però lo fanno scivolare ad una mezza minutata da Kreim. Ma sulla nona speciale la Fabia con i colori ufficiali di Kreim scivola fuori strada, grazie all’aiuto degli spettatori riesce a rientrare in strada, il suo ritardo a fine prova sfiora i tre minuti, ma comunque riesce a salvare il gradino basso del podio, che nelle fasi finali della gara amministra con parsimonia dopo avere tirato i remi in barca. Dinkel si ritrova così senza colpo ferire la leadership tra le mani, con Mandel che timidamente tenta di avvicinarsi ma sempre con un occhio al campionato, ed alla fine preferisce amministrare e non si prende i rischi che propone un attacco frontale. Peugeot per la seconda volta si affida allo Svedese Bergkvist con alle note Ola Floene, ma i vikinghi finiscono fuori strada già nella seconda speciale perdendo un bel cinque minuti. Il monomarca Opel è una cosa tutta Scandinava con il Danese Madsen che prende il comando dalla prima prova e lo conserva sino alla fine. Unico che oppone una strenua resistenza è lo Svedese Kristensson, che conclude a soli 23″ dal leader ma in realtà senza mai dare l’impressione di avere nel piede il sorpasso.
