Corrado Fontana inizia nel modo migliore l’avventura nell’IRCup con la i20 della casa coreana: a lui un netto successo in un rally dell’Elba invece da dimenticare per i suoi diretti avversari al titolo, tutti ko. Applausi per Rudy Michelini, secondo con la DS3-R5, Gasperetti primeggia tra le due ruote motrici. A Martinis la gara Nazionale.
Quelle dell’Elba, storicamente, sono strade che non perdonano e che portano al successo i migliori. Il copione si ripete anche quest’anno: a vincere sono gli impeccabili Fontana-Agnese mentre a far loro da contraltare sono i vari Felice Re e Luca Ambrosoli, finiti ko prima di metà gara per uscite di strada. E così, anche per la Hyundai non è certo la prima vittoria né la più importante, il successo dell’Elba rappresenta comunque un momento importante, se non altro perché arriva alla seconda uscita sugli asfalti tricolori.
A facilitare il compito di Fontana ci pensano Re-Bariani, subito fermi per incidente sulla speciale d’apertura: il pilota più titolato dell’IRCup può così correre con maggior serenità, concentrandosi sull’assetto di una macchina alla quale dà ancora del lei e della quale deve ancora imparare a conoscere le caratteristiche. Gli altri avversari dotati di vetture WRC, del resto, non lo infastidiscono più di tanto, se è vero che Luca Ambrosoli arriva staccato di 1’ al traguardo della prima giornata (dopo tre sole speciali) e poi parcheggia in modo diversamente ortodosso la sua C4 alla riapertura delle ostilità. Per Fontana matura così un successo in scioltezza (sei scratch per lui).
Gli unici a tenere un passo da WRC sono Michelini-Perna: ma il tandem toscano viaggia su una Citroen DS3 in configurazione R5 e allora i 31” di distacco (ed i 3 successi parziali) hanno davvero il sapore della vittoria morale. Il podio ospita anche Di Cosimo-Papa (Ford Focus-WRC), staccati però di 2’35” e felici soprattutto per i punti intascati. Molto buona anche la prova di Cogni-Pollicino (Peugeot 207-S2000), ottimi quarti assoluti davanti a Rusce-Barone (Subaru Impreza-WRC) e Bettini-Acri (207-S2000). Dietro a Freguglia-Vozzo (Ford Fiesta-WRC) e Mella-D’Amore (Fiesta-RRC) troviamo Gasperetti-Ferrari, vincitori con la loro Renault Clio della R3C e tra i concorrenti dotati di vetture a due ruote motrici (oltre che leader tra i trofeisti R3C di casa Renault); il sempre scatenato toscano precede Strata-Garbero (Mitsubishi Evo IX-R4), peraltro rallentati da un testa-coda nel finale.
Rovatti-Catone (Renault Twingo) s’impongono in scioltezza nel Trofeo Twingo R2, mentre Pucci-Matucci (Clio) primeggiano nel Corri con Clio. Il rally Nazionale sorride invece Martinis-Tratter (Renault Clio-R3T) su Catta-Salvetti (Peugeot 208-R2B) e Maglioni-Lazzerini (Peugeot 106-N2).