La prima edizione del Rally Day delle Colline Matildiche è un braccio di ferro tra le Clio S1600 di Medici (foto Benassi) e D’Arcio: la spunta il primo ma solo in volata e per appena tre decimi. A podio anche Gianesini, bene pure Tosi, Rusce, Castagnoli, Severi e Multari.
Toh, si rivede il grande pubblico sulle strade reggiane. Non accadeva da anni (nemmeno le ultime edizioni dell’Appennino Reggiano avevano richiamato tanta gente), succede stavolta, per un ‘semplice’ Rally Day che già alla prima edizione convince sotto ogni profilo. E se i concorrenti beneficiano di un’organizzazione esemplare – sebbene all’esordio -, gli spettatori si godono una domenica dalle mille emozioni. Gara tosta, resa impegantiva da un paio di prova tutt’altro che banali (del resto, le due frazioni riportano in auge la storica prova di San Polo del ‘vecchio’ Appennino Reggiano).
Prove che esaltano Medici-Zamboni (Renault Clio-Tedak S1600) e D’Arcio-Aldini (Clio-RS Sport S1600): i due se le suonano di santa ragione, sfilandosi reciprocamente il primato ad ogni prova. Il duello si risolve a favore di Medici, ma dopo sei speciali il divario che separa i due protagonisti è di soli tre decimi. Un’inezia che vale un applauso grande così ad entrambe gli equipaggi.
Convincono anche Gianesini-‘Fulvione’. I lombardi impiegano metà gara a dare del tu alle prove (mai viste prima), poi iniziano a segnare tempi a loro più consoni, fino a vincere la prova finale e, con essa, a mettere in saccoccia un bel podio. Medaglia di legno per Tosi-Del Barba (Clio-Gima R3C): per i vincitori dell’altro rally day reggiano dello scorso giugno, stavolta neanche la gioia del podio nonostante una prestazione comunque di buon valore.
Più che discreto pure il passo di Rusce-Mori (Clio-Top Rally S1600), mentre deludono un po’ Vellani-Amadori (Clio-Power Car R3C) e Penserini-Romei (Clio-Top Rally S1600): i primi, sesti assoluti, lamentano un motore poco prestazionale, i secondi – ottavi alla fine al termine di una giornata opaca – non replicano la vittoriosa cavalcata del Raab.
Nel girone dei promossi finiscono anche Castagnoli-Minetti (settimi e sempre molto veloci con la loro Peugoet 106 Maxi di classe A6), Severi-Costi (Clio Williams, noni e primi in una combattutissima A7) e Multari-Brizzolara (Citroen Saxo), unici in grado di tenere il passo di Castagnoli in A6.