La serie continentale si appresta ad affrontare il giro di boa stagionale, ma sottotraccia è già iniziata l’opera del nuovo promotore (la stessa azienda che gestisce il WRC) che sta cercando gli equilibri di un calendario destinato a diventare una sorta di panchina delle gare che aspirano al WRC oppure destinate a una presenza a rotazione.
L’idea di un WRC sempre più mondiale, almeno per il 2022 dovrà attendere, accontentandosi di muoversi in quei continenti dove nonostante gli alti e bassi della pandemia i controlli alle frontiere e le quarantene risultano meno ferree. Ma pandemia a parte, di sicuro i calendari WRC del nuovo millennio non hanno mai brillato per le presenze extraeuropee, nell’ultimo decennio addirittura si è viaggiato alla media di tre gare all’anno con qualche eccezione come nel 2019 a quattro, ma con l’Australia cancellata e tre gare tra sud e centro America l’idea di mondiale risulta abbastanza ridotta. L’idea per gli anni a venire è quella di riuscire ad aggiungere tutti i (o quasi) continenti, ed è abbastanza chiaro che l’ERC sia destinato a diventare il parcheggio per quelle gare Europee che usciranno dal WRC e per quelle che invece aspirano ad entrarci. Vedi Ypres e la Croazia che senza la pandemia non sarebbero mai riuscite a trovare uno slot mondiale, discorso differente per l’Estonia che è riuscita in questi due anni a garantirsi un budget adeguato per firmare un contratto triennale. Il calendario ERC 2022 resta quindi una grande incognita dove per ora si parla di una conferma per il Liepaja (gara che in più di un’occasione in questi due anni si è candidata alla massima serie), ed Ypres uscita dall’ERC nel 2017 per divergenze sulla promozione, ma che in un’ottica di lista di attesa per tornare a fare parte del WRC ha già messo le mani avanti sull’ERC. Sicura o quasi la presenza della Polonia una gara che continua a sognare di rientrare mondiale, ma sarà molto interessante vedere se un paese come la Germania, che vorrebbe rientrare nel WRC ma per questioni di budget non ha potuto mettere in piedi una candidatura attendibile, sarà pronto a saltare sul carro di una lista di attesa chiamata ERC. Si apre invece un grande punto interrogativo sulle due gare Portoghesi, con Fafe che in realtà è già presente nel WRC e le Azzorre che non possono certo nutrire aspirazioni iridate, anche se hanno sempre avuto un adeguato budget per la serie continentale. Discorso analogo per le Canarie, troppe le controindicazioni iridate ma con una forza economica adatta alla serie continentale. Un bel punto interrogativo su due classiche del campionato continentale.
