Presenti già l’anno passato nella serie continentale, entrambi con i colori di due differenti gommisti Andrea Mabellini MRF e Mathieu Franceschi Michelin ritornano all’assalto della serie continentale, ma questa volta i due saranno gli osservati speciali dell’ERC dove saranno sicuri protagonisti con importanti ambizioni di classifica.
La passata stagione Andrea e Mathieu erano entrambi all’esordio continentale al volante di due vetture top class, il bresciano aveva dalla sua due stagioni al volante delle tutto avanti targate Renault proprio nell’Europeo, mentre il pilota di Fayence dalla sua aveva già maturato un intera stagione sulla terra francese con una Skoda Fabia Rally2. Il venti ventitré è stata una sorta di stagione di apprendistato, abbastanza avara di soddisfazioni nelle classifiche finali dei singoli appuntamenti per Franceschi e anche per il nostro Mabe. Le prestazioni sganciate dai risultati di tutti e due sono state però largamente convincenti, ed in più di un occasione hanno messo alle corde avversari con dei palmares di tutto rispetto. Fuori dall’ERC Mathieu ha vinto solamente una gara, ma l’anno prima oltre a vincere il titolo francese terra ha vinto tutte e dieci le gare a cui ha partecipato. Mabellini invece in Italia ha disputato sei gare vincendone tre e tra queste c’erano il Piancavallo valido per il CIRA e Monza atto finale del CIAR. Tra i classe 1999 al via della serie continentale ci sarà anche il Lettone Martin Sesks, secondo assoluto nell’ERC 2023 alle spalle di Paddon, autore nella passata stagione di due successi scratch in Polonia e al Liepaja, e di due podi in Ungheria e Scandinavian. Teoricamente il favorito alla corona dovrebbe essere proprio Martins, che rispetto ai primi due ha una grandissima esperienza internazionale tra WRC ed ERC. Un Europeo maggiormente sbilanciato sul asfalto però (cinque delle otto gare sono su fondi catramati) potrebbe essere un ostacolo difficile da scavallare. Come testimoniano i risultati dell’anno passato sugli asfalti più tradizionali di Canarie, Roma, Barum, dove è stato autore di prestazioni non proprio all’altezza. La crescita esponenziale registrata in questi ultimi mesi da Mabellini e Franceschi fa presagire un loro inserimento nella battaglia per le posizioni di vertice dell’ERC, e non sorprenderebbe vederli sgomitare proprio con Sesks, uno dei favoriti nella corsa al titolo.