Nella prima frazione i piloti ungheresi non hanno fatto rimpiangere l’importante numero di assenti e tengono strette le redini della gara con uno Csomos in formato XXL, ma a polarizzare l’attenzione c’è anche la lotta campale per la sfida decisiva dell’ERC Junior tra il rumeno Norbert Maior e il nostro Roberto Daprà che concludono la prima frazione separati da 9”.1.
Nonostante in tanti abbiano disertato l’ultimo round della serie continentale, a cominciare dal nuovo campione ERC Hayden Paddon, il rally Hungary ha proposto una prima frazione, interessante anche se a senso unico. Dopo la seconda posizione conquistata al Barum il pilota di casa Miklos Csomos, ha subito preso le redini della gara mandando tutti gli avversari alle corde, dopo una partenza attenta sulla prova spettacolo sul circuito del Rabócsiring, oggi ha messo in carniere ben cinque successi parziali nelle sette speciali disputate oggi. Un ritmo impressionante, ed un istinto naturale nell’adeguarsi a delle speciali strette, sconnesse e con molti cambia di aderenza, l’unico a non affondare sotto i colpi del padrone di casa è stato Mads Ostberg, ma al ritorno al service serale gli paga comunque 22”.6, un’gruzzolo pesante soprattutto in considerazione della tappa di domani che sviluppa sessanta chilometri scarsi. Sol terzo gradino del podio provvisorio a una mezza minuta dalla testa la Fabia Rally2 Evo di Ferenc J. Vincze, il vincitore del titolo ungherese venti ventitré. Quarta piazza per il Ceco Cais in lotta sino all’ultima speciale di giornata con il polacco Marczyk, che rovina fuori nei chilometri finali, servendo la quinta piazza su un vassoio di argento a Sesks. La sfida più attesa è però quella per il successo nell’ERC Junior, che andrà ad assegnare un titolo che spalancherà al vincitore le porte del mondiale Junior. Un derby Italia Romania tra il trentino Roberto Daprà e Norbert Maior, in realtà a potere tentare l’assalto al titolo c’era anche il norvegese Ola Nore, questa volta al volante di una Opel Corsa Rally4. Ma la sua rincorsa si ferma sulla prima speciale di giornata dove inciampa in problemi ed esce dalla speciale con tre minuti e mezzo di ritardo, e deve dare l’addio ai suoi sogni di gloria. La lotta per il successo della gara e il titolo è apertissima, ed il braccio di ferro tra Maior e Daprà ha fatto scintille con i due che si sono aggiudicati tre scratch a testa, ed al riposo serale Norbert può contare su un vantaggio di 9”.1 sul trentino. IL Rumeno in questa prima giornata ha spinto al limite portando il suo vantaggio sino a 15”.2, ma sull’ultima speciale al calare delle tenebre Daprà è andato a segno con un colpo bello pesante recuperando 6” al suo avversario. Nove secondi con sessanta chilometri da disputare è un buon vantaggio, ma Daprà nella prova finale ha mostrato di avere un qualcosa in più che potrebbe fare la differenza, ed è riuscito a riaccendere la fiamma del sogno.