Nella prima frazione del rally Silesia in Polonia, ultimo atto dell’ERC venti ventiquattro, il Neo Zelandese punta direttamente al successo per festeggiare gara e campionato, ma sulla sua strada un Mabellini in formato XXL lo ha sempre tenuto nel mirino in un braccio di ferro pirotecnico, ed a fine giornata li separano solamente una manciata di secondi.
L’ultimo round dell’ERC sugli asfalti del rally Silesia per Paddon doveva essere una sorta di passeggiata, obbiettivo qualche misero punticino per chiudere una partita che solo la matematica ha tenuto aperta. Ma il Neo Zelandese dopo il successo in Galles, con il quale sperava di chiudere la partita, ed evitare la trasferta in Polonia, ha lasciato nella terra dei Kiwi la versione ragioniere, ed è partito per fare saltare il banco, imponendo quel passo da WRC che in queste stagioni ha ritrovato solamente a spot. Ed a testimoniare tutta la velocità del suo passo ci sono ben cinque successi parziali su otto speciali disputate, abbastanza per presentarsi al service di metà giornata con il gruppo alle sue spalle letteralmente esploso. Con i principali avversari precipitati subito ad una ventina di secondi, a rendergli dura la vita è rimasto solamente l’equipaggio azzurro Mabellini – Lenzi. Autori di una gara velocissima e regolare nella bouclé mattutina hanno pagato a Paddon un solo secondo, per concedergli qualche secondo in più nella replica pomeridiana, ma a fine giornata con appena una manciata di secondi Andrea continua a tenere Hayden nel mirino. Dimostrando di avere un passo da campionato mondiale. Secondo assoluto alle spalle di Paddon è il risultato ottenuto dal Mabe in Galles nel penultimo round ERC, ma la differenza da quella medaglia d’argento conquistata in una strepitosa volata a tre con Franceschi e Marczyk è abissale. Ad Aberystwyth dopo cento ottantaquattro chilometri pagava poco meno di due minuti a Paddon, questa volta non gli ha mollato niente, ed è ampiamente in gara per il successo finale. Alle spalle dei due jedi delle speciali del Baltico troviamo un Tempestini autore di una seconda bouclé velocissima e immediatamente dietro il padrone di casa Marczyk. Il loro distacco però sfiora il mezzo minuto, ed è difficile anche pensare di riuscire a rimontare a meno qualche problema rallenti le due lepri. Una decina di secondi più in la troviamo Franceschi e Armstrong, con il francese che fatica molto a tenere il passo dei primi, mentre Armstrog dopo una partenza ad handicap è stato autore di un paio di scratch, allineandosi sul passo dei primi.