Il quarto round della serie continentale va in scena sugli insidiosi fondi Ungheresi che si confermano estremamente selettivi, anche senza la pioggia che l’anno passato ha segnato pesantemente la gara. A vincere è stato il rientrante Mikkelsen che dopo una buona partenza vede i suoi avversari cadere e nel finale si limita ad amministrare.
Mikkelsen dopo un 2020 tutto al palo, fatta eccezione per i test svolti con la Pirelli al volante della Citroen C3 WRC by Saintèloc e qualche sessione proprio al volante della Skoda Fabia Rally2, nei giorni passati. Si è presentato al via dell’Ungheria nella scomoda posizione di favoritissimo, visto uno status che dalla Volkswagen in poi l’ha sempre visto indossare casacche ufficiali. Un ruolo che ha saputo rispettare senza lasciarsi indurre in tentazione, mantenendo sempre un passo decisamente sostenuto, almeno sino all’inizio della seconda tappa quando con Breen fuori e Munster secondo ad un minuto e mezzo si è limitato a portare a passeggio la sua Skoda Fabia Rally2. Dando una scorciata all’elenco iscritti il Norvegese sapeva che non sarebbe stato facile, ma nelle fasi iniziali a metterlo in difficoltà non sono stati i draghi del WRC: Breen e Solberg, ma il Russo Lukyanuk autore di una partenza da incorniciare. Il russo ha saputo dosare alla perfezione le sue performance, nessun tempo monstre ma un passo perfetto per le insidie di queste complicatissime strade, mentre Andreas e gli altri si sono lasciati sfuggire più di una sbavatura, tra testa coda e jolly vari. Ma all’inizio della boucle pomeridiana Lukyanuk timbra in anticipo di cinque minuti finendo fuori dalla top 20 e con 5’ di ritardo troppi per sperare di rientrare in zona punti. Un’uscita di scena che libera Mikkelsen dal fiato sul collo della C3 R5 del Russo, visto che Breen insegue a una quindicina mentre Oliver Solberg gli paga già una quarantina di secondi. Lo Svedesino figlio d’arte però nella seconda boucle rimedia ben due forature e sprofonda a due minuti e mezzo, dietro ad alcuni dei suoi rivali diretti nella corsa al titolo ERC1 Junior, a cominciare da Munster che si ritrova sul gradino basso del podio virtuale. Nella tappa domenicale mente Andreas va in controllo, Breen deve issare bandiera bianca per un cedimento meccanico, ed a questo punto Mikkelsen si limita a trotterellare sino al traguardo, cosa che fa anche Munster che mette così la sua firma la seconda piazza assoluta, mentre sul terzo gradino del podio a sorpresa ci sale lo Spagnolo Llarena che per 4”.5 si salva dalla rimonta al piccolo trotto di un Oliver Solberg che dopo le forature di ieri si è sintonizzato su un passo decisamente più basso.