Il pilota Polacco Igor Widlak festeggia prima della partenza del Barum il titolo ERC3, una serie support che fatica a decollare nei numeri e nella qualità, ma soprattutto completamente ignorata dallo stesso promotore che sino ad oggi ha dedicato rari spazi alle partecipazioni occasionali di Virves e Armstrong.
Voluto dalla FIA nell’ottica di adeguare i due più importanti campionati WRC e ERC alla nuova piramide delle vetture, se nella serie mondiale comincia sia pure a fatica ad ingranare, grazie soprattutto alla serie Junior, nell’europeo visti i numeri si può dire sia rimasto al palo. Se la scelta della FIA ha un suo perché, questa volta sarebbe stato il promoter che avrebbe dovuto metterci il becco o per fare delle iniziative a supporto della serie e comunque opporsi al colpo di spugna dato all’ERC1 Junior, una delle serie che ha dato maggiori risultati in numeri e qualità. Ma non si poteva certamente pensare che al suo ultimo anno Eurosport Event si opponesse alle decisioni di Place de la Concorde, mentre WRC Promoter sembra non avere studiato il dossier, limitandosi ad applicare le ricette del mondiale senza curarsi di capire il differente contesto. Anzi sino ad oggi si può dire abbia quasi completamente ignorato l’ERC3, concedendo qualche spazio alle apparizioni a spot dei giovani del mondiale Armstrong e Virves. Di sicuro non ha concesso nulla al polacco Widlak che ha disputato tutta la serie, e quel ritaglio che gli è stato concesso per festeggiare il titolo ha fatto pensare ad una puntata di chi lo ha visto, un connubio Rai3, ERC3. La gestione promozionale odierna, rispetto a quella precedente, attentissima a tutti i trofei indipendentemente se dietro c’erano squadre e case (vedi Opel Motorsport o Renault) o solamente dei privati, dimostra di faticare a mettere a fuoco la serie continentale. Nonostante tutto noi abbiamo sempre creduto nelle Rally3, ma vederle buttate allo sbaraglio, senza un piano o un idea per crescere dovrebbe fare riflettere. Ma se il promotore ha delle colpe evidenti, più di un punto interrogativo sorge sulla M-Sport, ad oggi il WRC3 ed ERC3 vivono in un regime di monopolio, destinato a durare anche nel 2023 (anche nel caso di un debutto della Clio Rally3). Cercare una via alternativa alla mono gestione del WRC3 Junior nell’europeo, coinvolgendo in maniera attiva i team clienti farebbe vendere vetture e ricambi, oltre a testare quale tra le due soluzioni può essere quella con maggiore attrattiva. Ma questo non sembra interessare. Un menzione particolare sia pure a conclusione dell’articolo la merita Widlak, vista l’età (trent’anni) e dei risultati ottenuti sul passo, è evidente che non ha aspirazioni iridate, ma i rally sono soprattutto questo, piccole storie vere lontane anni luce dai baby fenomeni.