Il rally Estonia dopo i primi passaggi di prove libre sulla speciale di qualifica, i tre chilometri e ottocento metri di Rabi, arriva un bell’acquazzone a rimescolare le carte e così la prima classifica della gara che darà la possibilità ai concorrenti di scegliere la loro posizione di partenza che vede imporsi il padrone di casa Linnamae davanti a Gryazin e Heikkila.
Nelle due tornate di prove libere, ad andare a fermare per primo i cronometri è la Fabia dell’ex campione del mondo Junior Robert Virves, lasciandosi una manciata di decimi alle sue spalle la Toyota Yaris del suo connazionale Mikko Georg Linnamae seguito dal Polacco Marczyk e da Nikolay Griazin. Il russo il terzo incomodo più pericoloso, presente sulle speciali di Tartu per preparare il Latvia WRC, si vanno ad aggiungere i forti locali Linnamae e Virves, un terzetto che spera di potere andare a replicare il successo ottenuto da Solberg nell’ultimo round ERC. Uno scroscio prima della prova speciale di qualifica rimescola completamente i valori in campo e chi è partito per primo, ovvero i leader della classifica continentale, pagano un discreto dazio di secondi. A vincere la speciale è la GR Yaris Rally2 di Georg Linnamae che si lascia ad otto decimi la Citroen C3 Rally2 ufficiale di Nikolay Gryazin. La terza piazza la firma il finlandese Heikkila che si lascia alle spalle in poche manciate di centesimi Robert Virves, Gregor Jeets. Il primo dei pretendenti all’ERC è Sesks che brucia per pochi centesimi Simone Tempestini. Dodicesimo l’equipaggio di punta di casa Italia Andrea Mabellini e Virginia Lenzi, mentre si lasciano sfilare per partire dietro Giacomo Costenaro e Pietro Ometto. Gli altri tre equipaggi battente il tricolore sono i tre impegnati nel campionato Junior con Mattia Zanin – Elia De Guio; Davide Pesavento – Flavio Zanella e Alessandro Nerobutto – Giulia Zanchetta. Quando il loro shake non si è ancora concluso Nerobutto è partito visto gli ultimi scivoloni con la giusta circospezione, bene Zanin con un buon passo, mentre Pesavento è subito a ruota di Vaher e Carlberg decisamente nella parte alta della classifica.
