L’East African Safari Classic Rally, si è appena concluso ed a festeggiare dopo undici edizioni è un pilota di casa Italia, Eugenio Amos in coppia con Paolo Ceci in un finale tiratissimo sono riusciti a resistere al ritorno della Porsche 911 gemella del fortissimo pilota locale Baldev Chager, vincitore dell’ultima edizione davanti a Sandell e Duncan.
Una gara di altri tempi, ma come il RAC qualcosa di unico dove ci si misura con la storia in una gara molto dura che a tratti ha riportato alla mente scene del Safari dei tempi eroici. Una dimensione storica, ma se vogliamo adattata ai nostri tempi, ovvero con delle prove speciali cronometrate vere, e non una corsa di resistenza meccanica, ed umana da un controllo orario all’altro su strade aperte al traffico. Dal 2003 quando l’East African Safari Classic Rally è stato resuscitato, a impreziosire il suo albo d’oro troviamo molti dei nomi che hanno fatto la storia dei rally e della gara Africana: Bjorn Waldegard, Stig Blomqvist, Ian Duncan. Una maratona di oltre 1500 chilometri cronometrati, con un percorso in continuo divenire, come la penultima tappa rivoluzionata a causa delle piogge che ha reso alcuni passaggi impraticabili a cominciare guadi off-limits per piena dei fiumi rigonfi d’acqua. Ed è stata proprio la frazione di ieri con i 138 chilometri della prima speciale a fare tremare Eugenio Amos, caduto in una delle trappole di fango ha perso quasi sei minuti sul suo diretto inseguitore Chager che si portato a soli tre minuti dall’Italiano. La risposta di Eugenio è stata prontissima e nella speciale seguente batte lo scratch e porta il suo vantaggio a sei minuti. Oggi nella prima speciale il braccio di ferro continua e dopo ottantasei chilometri Chager batte Amos ma per 1”.2, ma nella penultima prova Eugenio va nuovamente a scratch e porta il suo vantaggio a nove minuti e mezzo. Abbastanza per permettersi di fare gli ultimi quarantasei chilometri in controllo, ed anche Chager ha praticamente gettato la spugna e a fine gara paga al nuovo vincitore della gara 10’45”.0. La terza posizione se la prende l’Austriaco Kris Rosenberg, che ad inizio mattinata approfitta del cedimento della frizione del francese Emile Breittmayer, obbligato a issare bandiera bianca con il traguardo a portata di mano. A chiudere la top five troviamo il britannico Bonamy Grimes, che precede di una mezz’ora abbondante la Datsun 280Z Ian Duncan, il primo in classifica a non essere al volante di una Porsche 911, la nuova regina d’Africa che si è imposta nelle ultime cinque edizioni.