La palma simbolica del primo pilota di casa Italia al Liepaja secondo round dell’ERC la conquista il giovane pilota Vicentino, un sedicesimo assoluto che in sé stesso dice pochino ma considerato che non è mai andato a cercare nulla se non adeguare il suo passo e l’interpretazione delle note ad una gara dove la media sfiora i 120 orari.
Nel secondo round Europeo sugli sterrati di Lettonia gli azzurri al via erano solamente tre, ed alla fine delle due giornate di gara il primato tricolore se lo è preso Alberto Battistolli, autore di un bellissimo braccio di ferro tutto made in Italy con Umberto Scandola sul filo dei secondi, almeno sino a quando il Veronese non è rovinato fuori strada. Nonostante un tracciato rinnovato rispetto alla passata edizione, Alberto che la gara l’aveva disputata per la prima volta l’anno passato ha dimostrato di avere acquisito un ottimo feeling con queste speciali veloci che tendono però a scavarsi molto. Ed a differenza della Polonia pur con un passo gara improntato a verificare la precisione del sistema note su un tracciato così veloce, è riuscito a dimezzare il suo ritardo. Progresso simile a quello fatto registrare sui tempi dell’anno passato, a dimostrazione di quanto possa incidere l’elemento esperienza nel suo insieme e non solamente, come si tende a pensare, a livello di memorizzazione delle speciali. Un risultato soddisfacente, ed interessante, visto che sino alla decima posizione i distacchi erano facilmente recuperabili, con un passo leggermente più veloce. Gara da dimenticare per Scandola, una prima tappa segnata da una posizione di partenza ancora più penalizzante di quella che aveva in Polonia, nella seconda giornata di gara è andato quasi subito out con un’uscita di strada importante. Trentasettesima posizione assoluta per Andrea Mabellini che con la Renault Clio RSR Rally5 va a vincere il monomarca indetto della Toksport, portandosi a casa anche il successo di classe. Una gara veloce ed attenta dove era saldamente alle spalle del Turco Alpaslan, che però nel finale ha pagato pegno (ben due minuti) inciampando anche lui in un anticipo al controllo orario, servendo il successo su piatto di argento al nostro Andrea.