CROAZIA, EVANS C’E’

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Il dragone Gallese nell’ultima uscita sugli altopiani del Messico è ritornato a podio, ma soprattutto ha dato l’impressione di avere ritrovato il passo che non è più riuscito a trovare dopo il successo al Finlandia 2021, quando mise alle corde Rovanpera inducendolo in errore. Oggi a distanza di venti lunghi mesi in Croazia è ritornato a firmare una gara del WRC, ma sopratutto a mettere il suo nome nella lista dei pretendenti al titolo piloti.

Dopo avere inghiottito il boccone amaro di perdere su queste strade con il compagno di squadra Ogier per soli sei decimi nel venti ventuno, l’anno passato la posizione di partenza non lo favoriva di certo ma pronti via una foratura lo ha subito messo fuori gioco. Questa volta la sorte è stata avversa ai suoi compagni di squadra, entrambi costretti a fermarsi per sostituire una gomma sulla seconda speciale e se vogliamo anche alla Toyota, che ha tolto a Elfyn la possibilità di segnare punti costruttori. Un segno di rispetto e sportività nei confronti della scelta di Hyundai di non iscrivere un altro pilota al posto del compianto Craig Breen. Così si è ritrovato subito impegnato in un faccia a faccia con Neuville, un braccio di ferro sul filo dei decimi dove ha saputo rispondere ad ogni affondo del Belga e probabilmente ad indurlo in errore, quando nella seconda tappa Thierry ha provato a scrollarlo via dagli scarichi della sua Hyundai. Un uscita che gli ha spalancato un autostrada per la vittoria, ma non gli ha fatto perdere il sangue freddo, e quando Tanak si è fatto sotto, ha aspettato a rispondergli sulle speciali dove sapeva di fare maggiore differenza correndo meno rischi. Con in tasca venticinque secondi questa mattina è partito con un buon passo, per andare a registrarlo nelle ultime speciali su quello di Tanak, una condotta tatticamente impeccabile dove ha amministrato, ma senza concedere realmente spazio al pilota Estone. Al contrario Tanak è sembrato rassegnato a una seconda piazza, che ieri sera sembrava andargli stretta, ma tutto sommato è un grandissimo risultato, su una superficie dove la Puma risponde bene ma come era immaginabile paga ancora dazio agli avversari e nel complesso continua a peccare di affidabilità. La terza posizione è a vantaggio di un Lappi, poco contento del suo risultato, ma visto quanto è successo a Neuville porta a casa punti costruttori pesanti, ed in questa tappa finale rinuncia a prendersi qualsiasi rischio, mettendo al consumo il vantaggio di un minuto che aveva ieri sera su Rovanpera e Ogier. I due alfieri Toyota dopo la foratura tengono un passo sostenuto, aiutati anche dalla favorevole posizione di partenza in tappa due e tre rispetto ai primi della generale, ma l’obbiettivo per entrambi è salvare il salvabile in termine di punti. Come era prevedibile Ogier si lascia sfilare da Rovanpera al quale, in un mondiale che si annuncia tiratissimo, a fine stagione quei pochi punti potrebbero essere decisivi nella corsa alla corona piloti.   

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