EVANS LEADER A BRACCIO

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Gare dure e scassa macchine negli anni ne abbiamo viste di tutti i colori, ma non indecifrabili come quest’edizione della gara lusitana, vuoi delle macchine al loro esordio sulla terra, gomme e mescole che hanno dovuto misurarsi con un terreno più abrasivo del solito e un secondo giro dove la foratura era dietro a ogni curva hanno continuato a rimescolare la classifica.

Il WRC ci ha abituati a gare tiratissime che si sono giocate sul filo di lana per pochi decimi di secondo, ma anche a gare dure tutte da interpretare dove a fare la differenza l’ha fatta chi è riuscito a trovare il passo giusto. Questa prima tappa invece è stata qualcosa di indecifrabile per tutti, dai concorrenti a chi da fuori doveva aiutare i piloti a leggere la gara. Il principale punto interrogativo prima del via era legato alla competitività delle nuove Rally1, soprattutto per quanto riguarda i set-up che oggi sono completamente cambiati vista la nuova distribuzione di pesi e masse. Ma a confondere ulteriormente le carte ci si sono messe anche le gomme, condizionando il finale della prima bouclé con un usura importante che ha ribaltato la classifica favorendo chi aveva messo meno alla frusta gli pneumatici. Un elemento che ha mandato tutti in allarme nel secondo giro dove in più c’erano da fare i chilometri della Mortagua e di Lousada, con a peggiorare il tutto una valangata di pietre che hanno elevato a fattore esponenziale il rischio foratura. In pratica chi aveva ambizioni di vittoria si è trovato di fronte ad una gara da gestire, ma con pochissimi riferimenti, una sorta di tattica a braccio rinunciando qualcosa nella speranza di riprenderselo dopo, ma senza avere nessun riferimento o certezza. Ed a fine giornata ad uscirne meno peggio sono stati Evans e Rovanpera, il primo impegnato a dribblare forature e rotture, a volte va ad immolare preziosi secondi sull’altare della gestione, ma tutto sommato riesce a salvare una buona leadership, anche se con appena una decina di secondi sul compagno di squadra. Kalle, ha visto la sua posizione di partenza, contrariamente a quanto era successo negli anni passati graziarlo nella prima boucle, mentre nel secondo giro su molte porzioni ha dovuto gestire anche lui e chiude la prima giornata in una posizione inaspettata. Terzo ad una quarantina di secondi un Sordo decisamente anonimo, che però non sbaglia e questo gli basta per saltare la lunga lista di harakiri. Il primo è Loeb che tira via la posteriore destra, fuori per una doppia foratura Ogier, mentre Neuville in piena lotta per la leadership rompe un semiasse in trasferimento e dalla seconda piazza sprofonda in settima piazza ad un minuto e mezzo dalla testa. Inciampano in forature anche Tanak, Breen e Fourmaux mentre Loubet si gioca il podio provvisorio con un escursione fuoristrada. Una vera ecatombe che spalanca a Rovanpera la possibilità di continuare a portare punti molto pesanti nella sua cavalcata verso il titolo iridato.

CLASSIFICA

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