Due successi assoluti, ed un bel gruzzolo di punti di vantaggio per Evans dovrebbero rappresentare una sorta di partenza in pole nella corsa al titolo, ma per il momento in Sardegna sarà una impegnativa prova di esame perché si troverà a giocare da apripista in una gara che a chi parte per primo generalmente nega anche il podio.
Il rischio di vedere il sogno iridato infrangersi sulle speciali della Sardegna per Evans, ma anche per l’intera squadra Toyota è motivo di grande preoccupazione, visto che i diretti avversari targati Hyundai nella corsa iridata hanno delle posizioni di partenza che potrebbero permettergli di chiudere la partita già il venerdì mattina. La speranza più concreta per ribaltare la situazione, “la pioggia”, con il passare dei giorni e la maggiore precisione delle previsioni è oramai al lumicino, anzi con il bel tempo di questa settimana le speciali si dovrebbero presentare belle asciutte e con traiettorie tutte da pulire. L’unico punto interrogativo in questa partenza ad handicap è cosa riuscirà a fare Ogier, il pilota che in questi anni ha saputo gestire meglio queste situazioni, in Sardegna paga pegno anche il secondo, ma avere una vettura davanti è comunque un vantaggio. La prima boucle con i suoi quasi settanta chilometri, rappresenta un enorme vantaggio per Tanak e Neuville, ed ancora di più per Sordo che parte dietro a tutti. L’unica incognita di questa prima parte è il doppio passaggio sulla Tula una prova che sull’asciutto mette a durissima prova le gomme, ed è ad alto rischio foratura. Potrebbe quindi giocare un ruolo importante nel contenere il ritardo la scelta della mescola, ed il fatto di imbarcare una scorta oppure due, una scommessa che sarà interessante vedere come gestiranno le varie squadre. Anche perché nei passaggi mattutini le temperature notturne molto più contenute rispetto al mese di giugno, peseranno meno sull’usura. Il rischio di questo format con la boucle del pomeriggio ridotta, è quello di trovarsi con una gara che si deciderà già il venerdì mattina, come in Estonia si è deciso tutto nella prima sezione. Dopo Estonia e Turchia è difficile intravedere un cambiamento per le Fiesta M-Sport, anche se la posizione di partenza li favorisce, da un mese a questa parte la squadra di sir Malcolm ha fatto poco o niente nemmeno nella preparazione specifica per i set up delle singole gare.