EVANS UN 2022 DA PRIMA GUIDA

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In M-Sport dopo essere stati stroncati da Adamo nel corteggiamento indiretto a Tanak ora hanno spostato nel mirino Elfyn Evans, che tra l’altro è uno dei piloti Red Bull, i colori che Wilson vorrebbe riportare sulle sue vetture. Ma tra il dire e il fare ci sta di mezzo una Toyota che per il Gallese sta tenendo in caldo il posto di prima guida.

Il mercato piloti con l’uno due di Adamo, ancora in piena primavera, non è mai realmente decollato, ed anche se oggi i contratti pesanti in scadenza sulla piazza sono i tre della Toyota, le chance per la squadra di Wilson di riuscire a portarsi a casa almeno Evans, generosamente si potrebbe dire che sono ridotte al lumicino. Con un Ogier sempre più orientato verso la stagione a mezzo servizio, ma interessatissimo alla Le Mans un divorzio è impossibile, ed altrettanto difficile è per una squadra oggi in crisi nera pensare di potere allettare un giovane come Kalle, che oltretutto è sotto l’ala protettrice di Timo Jouhki, lo stesso manager di Suninen per cui ha continuato a svenarsi a fronte di tante parole e poche prestazioni. Milliner qualche amo ad Evans lo ha già buttato, senza contare la valangata di sviolinate che non perde occasione di dedicargli dall’anno passato. Sirene a cui è difficile credere considerato che quando è partito per Jyvaskyla sapeva che M-Sport lo avrebbe appiedato, perché anche con l’aiuto della solita cordata gallese il budget non sarebbe bastato, se non per una stagione a spot, oppure per un declassamento nel WRC2. Visti i movimenti odierni è difficile credere si sia mai seduto neanche a un tavolino con Cockermouth, ma la corte di M-Sport gli fa comunque gioco nella trattativa per il rinnovo del suo contratto, per cercare adeguare il suo salario a risultati e potenziale. D’altronde in dodici gare disputate in Toyota ha collezionato tre successi, sette volte ha festeggiato sul podio, ed ha perso il titolo 2020 per un soffio. Quindi indipendentemente da quando verrà chiuso il contratto (se ad agosto oppure a novembre) è chiaro che la volontà di entrambe le parti è di andare ad un congruo rinnovo biennale.

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