Il sesto round del campionato italiano slalom abbandona il sud Italia per trasferirsi in provincia di Genova dove va in scena la Favale Castello, ed a bissare il successo ottenuto nella passata edizione è il Molisano Fabio Emanuele.
Sulle rampe Liguri di Favale il campionato italiano slalom supera il giro di boa ed a firmare il primo round nel nord Italia è l’Osella Pa 9/90 di Fabio Emanuele, al suo secondo successo stagionale dopo avere firmato la sua gara di casa a Campobasso. Lo scratch che gli vale il successo lo batte nella prima delle tre salite ufficiali di gara che fermando i cronometri a 3’00”4, tempo che nessuno riuscirà più a superare. Condizioni di gara ottimali visto che l’intero podio si va a completare alla fine della prima salita con l’Osella gemella del salernitano Luigi Vinaccia staccato di appena ventotto centesimi al secondo posto. Mentre il leader del campionato Michele Puglisi si deve accontentare del bronzo ottenuto concedendo appena quarantacinque centesimi al leader della gara. Un successo che permette a Emanuele di portarsi in campionato a soli tre punti da Puglisi (67 Fabio Emanuele, 64 Puglisi), mentre Salvatore Venanzio insegue con una dozzina di punti di ritardo. La migliore prestazione di giornata la fissa proprio Puglisi, unico ad avere abbattuto il muro dei tre minuti, ma per sua sfortuna il tempo record lo fa segnare nella salita di ricognizione, che non fa classifica. Nella seconda salita è la pioggia a spegnere le speranze di migliorarsi, ed il leader sino a quel momento provvisorio Emanuele preferisce restare al palo, mentre lo scratch lo fa segnare la Citroen Saxo di Alessandro Multari davanti alla Radical di Salvatore Venanzio unico tra le ruote scoperte ad entrare in una top five dominata dalle carrozzate. Nella salita finale ritorna a splendere il sole, ma una strada con qualche porzione ancora umida impedisce a Emanuele, miglior tempo di manche di andare ad abbassare il tempo realizzato nella prima salita. Tra le carrozzate a fare la voce grossa è la Polini 01-BMW di Alessandro Polini che si mette alle spalle un’altra silhouette la Autobianchi A112 di Donato Catano.
