Alla fine della seconda frazione il problema di Tanak, ed un Meeke guardingo su delle speciali semidistrutte aveva ricompattato la classifica, ma come era facile immaginare nell’ultima frazione le Toyota hanno ripreso a macinare un passo una spanna sopra la concorrenza, ma Neuville non molla e nel finale scippa la piazza d’onore a Meeke che prima paga testa coda, per poi ritirarsi nella power stage e regalare a Ogier il gradino basso del podio.
Le medie Portoghesi non sono quelle Scandinave oppure Australiane in grado di esaltare le grandi doti aerodinamiche della Toyota, ma da una decina di mesi a questa parte la Yaris sulla terra ha dimostrato di avere qualcosa in più anche nelle gare più lente. Ma se sino ad oggi aveva palesato questa superiorità solo nelle mani di Tanak, questa volta ha dimostrato che può dominare anche con i gregari di lusso dell’Estone. Ieri sera tra il problema alla sospensione di Tanak, ed un Meeke meno aggressivo nel finale la lotta per il primato che sembrava cosa fatta si è improvvisamente riaperta, ma queì nove secondi che separavano Neuville dalla testa della gara, oppure i cinque che lo separavano dalla piazza d’onore, pesavano come macigni. Il Belga sapeva che il suo compito era andare a tutta, non per provare a scavalcare una delle due Yaris, ma nella speranza di un minimo errore o di qualche cedimento sulle vetture degli avversari, nella speranza che si ripetesse il miracolo Corso. Le prime quattro speciali hanno dato ragione all’armata Nippo Finlandese con un Meeke a tutta e un Tanak molto più vicino al limite di quanto lo sia stato nelle giornate precedenti, senza però dare l’impressione di essere anche lui al gancio. Quando la doppietta Toyota sembrava oramai cosa fatta in un tornate sugli otto chilometri di Montim il pilota Britannico va in testa coda, e prima di riprendere il giusto senso di marcia perde una quindicina di secondi e si ritrova alle spalle di Neuville con 7”.4; troppi per sperare di recuperarli nella power stage. Il dramma è però solamente al primo atto nella power stage si gira nuovamente, non è chiaro se per un cedimento allo sterzo oppure un errore, ed è costretto al definitivo ritiro. Al team di Makinen viene così a mancare la ciliegina sulla torta, e si deve accontentare del pieno di punti nella rincorsa iridata di Tanak. Con il ritardo di ieri sera dalla testa, ovvero ventuno secondi, poco poteva sperare Ogier, forte di un bel vantaggio su Suninen ha lasciato una bella quarantina di secondi, ridisegnando tutte le sue linee per salvare le gomme della sua C3 in vista della power stage. Una scelta che lo premia e gli permette di fare segnare uno scratch che vale cinque pesantissimi punti iridati, nonostante Toyota e Hyundai in prestazione pura sono sembrate avere un qualcosa in più. Per lui incvece arriva la ciliegina con un insperato gradino basso del podio. Sia pure con distacchi sensibili chiudono la top five le due Ford Fiesta con Suninen e Evans che dopo le disavventure e problemi del venerdì, arpionano un risultato tutto sommato onorevole.