Il gruppo di lavoro sul WRC ha portato sul tavolo del consiglio mondiale un dossier a 360° che è andato ben oltre a scadenzare il futuro con gli indirizzi per i nuovi regolamenti tecnici, ed alle norme sportive sui format delle gare; ma ha messo anche il dito sulla Promozione, allargando la schiera dei soggetti coinvolti, oggi limitata alla sola figura del Promoter WRC.
Nel documento di sintesi delle decisioni del consiglio mondiale di ieri, c’è anche una parte titolata Promozione, che ha il sapore di una mezza tirata di orecchie al WRC Promoter, ma è soprattutto portavoce di un nuovo concetto che intende coinvolgere in maniera più fattiva tutti i soggetti. Sino ad oggi la voce grossa su questo tema l’ha fatta il promotore abbastanza in solitudine (gestionale), da anni voce dominante nella commissione WRC. Al fine di sfruttare le migliori opportunità promozionali attorno a ciascun evento, promuovendo la tipicità e massimizzando il potenziale del WRC, la FIA istituirà un team di promozione del campionato del mondo all’interno della FIA. Questo lavorerà in stretta collaborazione con le parti interessate; dal promotore del WRC, agli organizzatori dell’evento, ed alle squadre delle case costruttrici. L’obiettivo principale di questo team di promozione targato FIA sarà quello di sviluppare una mappa strategica del lavoro promozionale sul campionato mondiale. Definendo una serie di impegni da parte di tutti soggetti interessati, per andare ad allargare l’interesse ad un pubblico più ampio rispetto a una serie concordata di obiettivi, trovando delle risposte per uscire dall’avvitamento su se stessi, ed andare oltre al bacino dei propri fans, che in alcune situazioni sono vicini ad una sorta di curva Ultras. Un approccio nuovo che si propone di coordinare e sfruttare l’esperienza di ciascuna parte al fine di andare ad interessare un pubblico più generalista, superando la sua attuale base di fan, che non rende giustizia ad uno dei campionati di sport motoristici più importanti al mondo. I rally mondiali nonostante i fisiologici alti e bassi che si sono susseguiti in cinquant’anni di storia, restano la disciplina motoristica a quattro ruote, a livello di campionato, seconda solamente alla formula uno.