FIA REID LASCIA, MA ALLE ELEZIONI FIA ..

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Le dimissioni di Robert Reid dalla vice presidenza della FIA, dopo gli screzi sulla trasparenza della politica di Ben Sulayem, non sono assolutamente una sorpresa, anzi dopo lo scontro aperto di inizio marzo tra Richards (uomo forte della federazione britannica) e il presidente FIA, comincia a trasparire il disegno della candidatura che potrebbe a sfidare Ben Sulayem.

La scelta di posare le proprie dimissioni dal ruolo di vice presidente della FIA con delega allo sport, sul tavolo di della presidenza di Place de la Concorde, ed immediatamente dopo averle comunicate a Ben Sulayem renderle pubblicamente note, non è sicuramente un fulmine a ciel sereno. Dopo l’esclusione dal ultimo consiglio mondiale di fine febbraio, per non avere sottoscritto un’ulteriore contratto di riservatezza interno, assieme a David Richards, il degrado dei rapporti in seno ai vertici della FIA era più che evidente. Ed a segnare l’insanabilità della frattura è stato l’attacco alla mancanza di trasparenza nella gestione FIA di Ben Sulayem, sferrato da David Richards a inizio marzo. Uno scontro molto duro e con probabili strascichi legali, dal quale si è cominciato ad intravedere da parte delle di Richards e della federazione made in UK, la volontà di organizzare una nuova cordata per andare a sfidare il presidente in carica nelle elezioni quadriennali di fine anno. L’ex navigatore, patron della Prodrive, per questioni anagrafiche non può più ambire alla presidenza; inizialmente questo ha lasciato un po’ di incertezza a caccia di un candidato probabilmente vicino alla federazione britannica. Una figura che per caratteristiche: equilibrio, moderazione, ed un idea democratica del rispetto delle regole, corrisponde perfettamente al oramai ex vice presidente Robert Reid. I dubbi sulla sua figura di probabile antagonista al secondo mandato di Ben Sulayem, sono caduti proprio ieri con le sue dimissioni dalla vice presidenza; liberandosi del suo ruolo ufficiale ora da uomo libero può muoversi senza vincoli e lavorare più o meno apertamente alla cordata da contrapporre a quella del presidente in carica. Non è un caso che nelle sue dichiarazioni rilasciate dopo le dimissioni, abbia sottolineato la volontà di continuare a lavorare per una gestione trasparente del motorsport.

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