FINLANDIA GRYAZIN C’E’

0

Si conclude a pochi giorni dal via del Finlandia la telenovela di Gryazin, come era immaginabile il pilota Russo sarà al via di Jyvaskyla, con in aggiunta alle solite prescrizioni FIA: niente inni nazionali e bandiere sulle vetture, non ci potranno essere bandiere nemmeno da parte dei fans del pilota Russo.

La telenovela Gryazin si è conclusa come era facilmente prevedibile, con un gran polverone per niente, con la federazione finlandese AKK che si è adeguata alle prescrizioni della FIA che permette ai piloti Russi di essere al via degli eventi motoristici internazionali sotto bandiera neutra, niente emblemi (Russi o Bielorussi), vietata anche l’esecuzione dell’inno nazionale in caso di podio, vedi la vittoria in Sardegna. A differenza dell’Estonia il governo di Helsinki non ha emesso particolari divieti all’ingresso degli atleti con nazionalità Russa sul proprio territorio, anche se una frangia estremista della politica finlandese ha chiesto questo embargo. Una pressione alla quale l’AKK per evitare di andare a porsi in conflitto diretto con la politica, ha risposto rafforzando le prescrizioni FIA estendo il divieto anche ad eventuali bandiere dei tifosi Russi. Decisione molto di facciata visto che nei rally rarissimamente tra i fans, in questi anni, si sono viste sventolare le bandiere Russe. Un polverone che era facile immaginare si sarebbe concluso con un nulla di fatto, una soluzione quella di FIA ed AKK che viene incontro allo sport, che chiede un piccolo sacrificio più di facciata che altro. Una affair che sui social ha visto i contestatori di tutti e tutto, indignarsi per privare un pilota di rappresentare la propria nazione. Un problema quello della nazionalità dei piloti che nei rally e nell’automobilismo è sempre stato marginale, a cominciare dalle bandiere che spesso rappresentano la licenza, uno su tutti proprio Gryazin che sino al 2019 ha corso con la bandiera Lettone.

Share.