I numeri globali tra storico e moderno sono sostanzialmente stabili inferiori a quelli dell’anno passato appena di qualche unità. Ad impressionare è la qualità di un campionato che propone nomi di tutto rispetto, italiani e stranieri e fatta eccezione per il ritorno in pianta stabile dell’inossidabile Andreucci il plotone dei pretendenti è decisamente giovane.
Sessantaquattro vetture moderne e undici storiche, sono il segnale di un campionato tricolore terra vivace che sostanzialmente tiene botta, anche se rispetto all’anno passato tra le moderne ci sono anche le dieci Renault Clio Rally5 dell’Italiano Junior. Una serie dove il contributo del campionato terra si avverte in maniera importante visto che gli iscritti alla serie sono una ben ventuno, segno di un interesse e attaccamento al CIRT. Il successo vero della serie però lo ha decretato il manipolo di pretendenti al titolo, tantissima qualità ed un età decisamente molto bassa, ovviamente fatta eccezione per Paolo Andreucci. Il Garfagnino nonostante i sessanta battano alla porta questa volta parte deciso all’attacco del poker dei titoli terra, il ricordo della passata stagione quasi tutta al palo per evitare la sovrapposizione MRF è qualcosa di archiviato. A differenza delle vittoriose stagioni ventuno, ventidue e ventitré lascerà la Fabia, ed andrà all’assalto del campionato con la Citroen C3 Rally2 con la quale ha corso il CIAR l’anno passato. Davanti a tutti nella classifica dei botteghini ci sono i due protagonisti dell’anno passato; Alberto Battistolli ancora combattuto tra la Fabia RS e la GR Yaris, ed a Foligno la scelta dovrebbe cadere sulla RS che conosce meglio, sicuro invece il ritorno in casa Pirelli, dopo la parentesi MRF. Il vice campione Tommaso Ciuffi invece sarà al volante della Skoda Fabia RS Rally2, con la quale al Valle del Tevere ha fatto saltare il banco senza troppi complimenti, mettendo in chiaro che il secondo posto dell’anno scorso gli è andato strettissimo. Dopo una stagione nell’IRC ritorna a calcare le scene tricolori Fabio Andolfi, al volante di una Hyundai i20 N, vettura con la quale ha vinto la ronde Val Merula. Anche se è da qualche tempo che non si misura più sugli sterrati, il savonese negli anni passati ha raccolto una discreta esperienza nel WRC e se riuscirà a trovare subito il passo giusto potrebbe rendere la vita dura a tutti. Oltre ai nostri è nutrita anche la presenza internazionale con l’immancabile Jaakko Lavio, e due giovanissimi venuti per fare palestra in Italia: Benjamin Korhola e Mille Johansson. Il primo al volante della Hyundai targata GB Motors Racing, mentre lo svedese sarà al volante della Fabia Rally2 Evo di Munaretto. Entrambi però hanno tutti i numeri per inserirsi nella battaglia di testa come testimonia la seconda piazza di Korhola al Valle del Tevere e il terzo di Johansson al Brunello dietro a Bertelli e Bresolin.