FONTANA CALA IL POKER

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Nella gara di casa Corrado Fontana parte in tromba e mette in carniere i primi quattro scratch del venerdì, sarebbe abbastanza per tentare un allungo non fosse per un Albertini che non gli concede altro che pochi decimi a prova, ed ora lo tallona a 5”.4.

La partenza nella gara di casa per Corrado Fontana e la sua Hyundai i20 WRC è la migliore possibile, nel doppio passaggio sulla Zalbio e sul Ghisallo fa suoi quattro parziali, andando a chiudere il venerdì del Trofeo Aci Como davanti a tutti. Se non fosse per il leader del campionato Albertini, questa partenza sarebbe bastata per dare un bel tirone ed imbastire una fuga. Ma Albertini nei primi tre round gli concede solo qualche manciata di decimi, l’osso lo molla solamente sul Ghisallo bis dove cede tre secondi, ed il suo ritardo sale a 5”.4. Un distacco che resta inesistente, ma il paio di secondi lasciati sul Ghisallo potrebbero essere il sintomo di un Albertini che non è disposto a rischiare più del lecito per andare in caccia di Fontana, attento ad un piazzamento che gli garantirebbe il titolo Italiano WRC. Alle spalle delle due lepri una che parla uno slang più giovane con Kevin Gilardoni e Simone Miele rispettivamente terzo (con un ritardo di 11”.9) e quarto (a 18”.5) ritardi certamente non proibitivi, ma visto il ritmo del duo di testa costituiscono una prima barriera difficile da saltare, a meno che la davanti qualcuno non inciampi. A chiudere la top five troviamo la Skoda Fabia di Alessandro Re, che guida con buon margine la classifica riservata alla R5. Il rampollo di casa Re continua il suo crescendo, in punta di piedi e senza clamori continua a fare segnare tempi che sono di tutto rispetto. Soltanto settimo, con un ritardo che sfiora il minuto, Manuel Sossella il grande rivale nella corsa al titolo di Albertini, un problema al turbo nella prima speciale gli costa venti secondi secchi, ed altrettanti ne paga al C.O. di ingresso sulla speciale seguente per sistemare il problema in trasferimento. Un duro colpo che riduce al lumicino le sue velleità tricolori, va però peggio a Porro che deve issare bandiera bianca per il cedimento del turbo, una stagione ricca di amarezze da mandare nel dimenticatoio.     

CLASSIFICA       

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