In Croazia continua l’avventura mondiale del giovanissimo Matteo Fontana, autore di una scelta maturata con il suo tutor Paolo Andreucci di affrontare il WRC con una compatta tutto avanti, fuori da ogni serie support, una scelta di esperienza ma lontana dalle luci della ribalta.
La scelta del giovane Fontana è una di quelle che va controcorrente, dire unica forse è sbagliato ma nel panorama internazionale (e con internazionale parliamo dei giovani di tutti i paesi) a memoria non ci ricordiamo di altri piloti ad essersi avventurati nel WRC fuori da ogni serie support. E nei ricordi includiamo anche le numerose stagioni dove lo Junior WRC e il WRC3 erano terreno dedicato alle compatte tutto avanti. Ciclo delle due ruote motrici che per il WRC3 si è chiuso alla fine della stagione 2018, mentre per quanto riguarda il JWRC il ciclo si è esaurito alla fine del 2021. A Zagabria il giovane pilota lombardo, sarà al via del suo terzo appuntamento stagionale nel WRC. In questi primi tre mesi del 2023 però, oltre a Montecarlo e Svezia, Matteo ha preso il via in due gare on ice del campionato Finlandese, ed in Italia il Val d’Orcia sulla terra. Una formula interessante che sotto il profilo dell’intensità ricorda il Francoise Duval degli inizi, al volante ogni quindici o venti giorni. Lo scorso anno ha corso dodici gare, otto ne ha disputate nel 2021, iniziando a correre ad agosto, e in questa stagione si prepara ad andare a quota sei già a metà aprile. Avere optato per correre sulle strade del mondiale in maniera defilata gli permette di crescere senza troppe pressioni, ed incamerare una buona esperienza delle gare dove sarà al via, preziosa nel prossimo step qualunque esso sia. L’unica cosa che manca correndo in questa maniera sono dei riferimenti agonistici, ma agli inizi di una carriera spesso questi lasciano il tempo che trovano, anche se tra le righe qualcosa si può leggere. In Svezia si è portato a casa un secondo di classe, il cui valore è però relativo, interessante è stato vederlo battersi alla pari con i giapponesini del Toyota WRC Challenge Program, dei ragazzini seguiti in ogni loro passo da Hirvoinen e la scuola Finnica. Interessante anche quanto si è visto al Montecarlo, quinto di classe ma a soli venti secondi dal terzo gradino del podio. In Croazia a differenza del round Svedese a contendergli il primato tra le due ruote saranno una decina di vetture, con dei confronti sulla carta interessanti.