Giusto il tempo di riprendere in mano la Kia Rio supercar nell’ultimo round tricolore dell’Italia RX e un super Gigi Galli in formato XXL ha fatto saltare un’altra volta il banco nella cronoscalata su terra di Tandalò. Alle sue spalle nel braccio di ferro per la seconda piazza tutto targato Hyundai ad imporsi è lo spagnolo Pepe Lopez che piega Umberto Scandola.
Cinque salite; cinque montanti al volto degli avversari e tutti sono andati inesorabilmente al tappetto, come al solito il pilota di Livigno ha stravinto, incantando con una serie di passaggi ad altissimo tasso spettacolare. Sicuramente dalla sua poteva contare su una Supercar da rallycross vera, con la cavalleria giusta per fare una salita del genere, e questo a contribuito a scavare un abisso con la concorrenza. Nonostante una guida spumeggiante di traverso in traverso, in una sorta di dipinto dove al pennello ha sostituito le quattro ruote motrici della Kia, i tempi però sono sempre stati tiratissimi, impressionanti nella loro regolarità visto che a separare la sua migliore salita e la peggiore ci passavano appena tre secondi e qualche manciata di centesimi. Alle sue spalle a tenere banco è stato un grandissimo derby sul filo dei decimi di secondo tra le Hyundai i20 N R5 dello spagnolo Pepe Lopez e quella del nostro Umberto Scandola. I due se le sono dati di santa ragione, e dopo cinque manche tutte a favore di Lopez, a separali nel conteggio complessivo delle manche c’erano appena due secondi e mezzo. Nella super manche secca della domenica pomeriggio, per incoronare il re di Tandalò a vincere manco a dirlo è stato nuovamente Gigi Galli, ma questa volta nel ferocissimo derby Hyundai ad avere la meglio è stato il nostro Umby che per un solo centesimo si è lasciato alle spalle Pepe Lopez. Vedere i primi tre combattere ad armi pari, ovviamente al volante di tre super car sarebbe stato qualcosa di epocale, perché se il piede di Gigetto resta pesantissimo, quello degli altri due non è da meno, soprattutto sugli sterrati della Sardegna. Medaglia di legno nella cronoscalata e nel manscione finale del re per lo spagnolo Gil Alfonso Ventil, a bordo del kartcross Yacar 600, primo nella classe più numerosa della gara dove si è rivisto anche il giovanissimo Valentino Ledda, ritornato una tantum sulle ruote scoperte. Il sedicenne di Burgos ci ha provato ma si è dovuto accontentare della piazza d’onore, e nella generale per tre decimi e qualche centesimo ha dovuto cedere la top five assoluta alla Skoda Fabia del corregionale Stefano Marrone. Nella gara valida per il campionato Italiano fuori strada a imporsi in quattro delle cinque manche, ed andare così a firmare l’assoluta è stato il Rotax Maverick X3 di Duilio Lonardi.