GRANDE SUCCESSO PER IL 2° COCCONATO RALLY EXPOSITION

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La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, ha portato nel cuore del borgo astigiano una ventata di passione per i motori grazie alla presenza di alcune iconiche vetture che hanno attirato un pubblico foltissimo di appassionati e non solo.

Dopo il successo dello scorso anno il gruppo Rally Team Traverso Italia, capitanato dal presidente Alberto Massaglia, si è messo al lavoro in questi ultimi mesi per dare un seguito ad un evento che aveva permesso a tanti appassionati di ammirare nel piccolo centro dell’astigiano diverse auto che hanno lasciato un segno all’interno della specialità. Grazie agli sforzi profusi dallo staff organizzativo si è potuto dare vita al 2° Cocconato Rally Exposition, un evento che ha accesso i riflettori su un territorio che vede nell’automobilismo uno strumento utile alla promozione turistica di Cocconato D’Asti, entrato nel 2019 a far parte dei Borghi più belli d’Italia. Settantatre le auto presenti e tra queste non sono mancate dei veri e propri pezzi da novanta, come la Lancia Delta Integrale con cui Alex Fiorio disputò nel 1992 il Rally di Sanremo valido per il mondiale, o la Peugeot 405 Mi16 ex Andrea Aghini, la quale permise al pilota livornese di battagliare ad inizio anni Novanta contro la Lancia Delta di Dario Cerrato e la Ford Sierra Cosworth di Franco Cunico per la conquista del titolo tricolore. Ovviamente non sono passate inosservate anche vetture del calibro della Bmw M3, della Ford Escort MKI e MK2, dell’Opel Kadett e Manta, per poi arrivare in tempi più recenti con la Subaru Impreza Gruppo N o il Peugeot 106 Maxi, solo per citarne alcune. Rispetto alla passata edizione si è rivelata vincente la scelta di unire alla mostra statica una parte interamente dinamica che ha permesso ai piloti di esibirsi su un breve tratto di strada chiuso al traffico, e che ha riscosso un enorme successo tra il pubblico, vista la presenza di tantissimi appassionati (ma anche di piloti e addetti ai lavori che abitualmente calcano i palcosceni dei rally piemontesi), i quali, non solo si sono assiepati numerosi nei punti consentiti lungo il percorso prestabilito, ma anche nelle vie del centro storico in quanto le auto esposte sono state dislocate nei punti nevralgici del borgo. Il tutto a dimostrazione di come rally, turismo e cultura possano coesistere rappresentando un volano enorme per l’economia.

By Matteo Serena

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