ROMA E’ PRONTA AD UN EDIZIONE SUPER

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Negli anni passati spesso è stata criticata in maniera gratuita per la velocità con la quale ha scalato il palcoscenico nazionale, ma la volontà di Rendina di andare oltre alla gara e ricreare un evento degno di questo nome ha portato il Rally di Roma Capitale ad un livello di eccellenza assoluta, con un perfetto mix tra show ed un rally vero fatto di chilometri e sudore.

Neanche il coronavirus è riuscito a fermare Max Rendina, partito a muso duro contro tutto e contro tutti è riuscito a rispettare al minuto l’appuntamento fissato a fine luglio con il calendario Europeo e quello CIR. Sempre in prima linea con pochi altri (vedi Loriano Norcini) hanno trascinato la federazione ad essere in prima linea nel garantire la ripartenza dei rally. Ed è grazie a questa perseveranza che in Europa l’Italia è stata uno dei primi paesi a ripartire con le corse su strada; in molti paesi del vecchio continente, circa il 50% la ripartenza è rinviata a inizio settembre, se tutto andrà per il meglio. Purtroppo l’ambizioso piano previsto per il pubblico, con tanto di controllo legato all’utilizzo di una nuovissima app, lo hanno dovuto accantonare per la proroga delle regole del governo stabilite a metà giugno. Un boccone che all’organizzazione Capitolina è andato di traverso, perché riuscire a partire in versione normale e non a porte chiuse, era una scommessa che ha drenato tante energie e un controllo elettronico del pubblico sarebbe stato un altro fiore all’occhiello. Una delle medaglie più grandi è quella di essere riuscito a ridisegnare un percorso in linea con quello degli anni passati, con due tappe caratterialmente differenti e soprattutto un chilometraggio in linea con gli standard ERC classici, senza dovere ricorrere a tagli importanti assecondati dalle deroghe concesse dalla FIA, per l’emergenza sanitaria in corso. 197,8 chilometri suddivisi equamente tra sabato 25 e domenica 26, tappe che per il CIR rappresenteranno due gare distinte, perfettamente in linea con i nuovi requisiti di riduzione del chilometraggio dei rally nazionali, richiesta dalla maggioranza dei preparatori di casa Italia. Le esigenze emergenziali hanno reso inevitabile la cancellazione della super stage di Ostia, che come nel caso del Colosseo quadrato era in grado di raccogliere migliaia di appassionati, nonostante le difficoltà del momento Rendina non ha rinunciato alla coreografica partenza da Castel Sant’Angelo, ed alla parata serale sulle strade della città eterna. Uno di quei di plus che in molti giudicano come fronzoli superflui, ma che per gli equipaggi, professionisti e non lascia un segno indelebile, perché un evento non è solo la gara in se, ma la cornice e tutto quanto ruota attorno alla gara. Ed in maniera particolare quest’anno, senza pubblico sulle speciali ed al service, con la maggioranza dei rally visti e che andremo a vivere al limite della ghettizzazione, non avere rinunciato a questa passerella da l’esatta dimensione delle ambizioni del Rally di Roma Capitale.              

TABELLA TEMPI   

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