Sulle difficilissime speciali di Ungheria tra fondi sporchi e scivolosi la settima prova del campionato continentale ha proposto un Gryazin in forma smagliante, che ha bissato il successo al Liepaja in maniera ancora più autoritaria.
Il pilota Russo oramai è sempre più lontano dal Gryazin di un paio d’anni fa, che alternava prestazioni monstre, accompagnate da uscite altrettanto mostruose e gare assolutamente incolore. Con il passare delle gare e dei chilometri Nikolay sta trovando il giusto equilibrio prestazionale, quello che nel WRC2 l’ha portato a conquistare ben cinque podi nelle ultime due stagioni, mentre nell’ERC sulle strade di Ungheria è riuscito ad inanellare il suo quinto successo continentale e secondo stagionale. A differenza dei successi ottenuti in precedenza, tutti su dei fondi sterrati molto veloci e piatti (Liepaja e Polonia). Nel corso di queste ultime stagioni ha dimostrato di essere velocissimo anche sull’asfalto, ma quello che ha fatto in Ungheria è stato un autentico capolavoro, perché la gara ungherese tra asfalto, tagli impossibili, sporco, foglie, umido e tratti in cemento è molto più complicata di un fondo omogeneo, terra o asfalto che sia. La concorrenza era quella solita dell’ERC, con Mikkelsen e Ostberg i vincitori del titolo iridato WRC 2021 e 2020, ma Nikolay non si è mai fatto intimorire imponendosi un passo perfetto, senza esagerazioni ma sempre la davanti a tutti. L’unico che solamente per una speciale è riuscito a strappargli la leadership è stato il Ceco Cais, prima di rimediare una foratura. Per il resto è stato un monologo, ma mettendo davanti a tutto la testa, mettendo quattro scratch nel carniere, tutti nella prima metà della gara. Alle sue spalle si piazza un Ostberg velocissimo ma troppo spesso un pizzico oltre visto lo svarione rimediato a inizio gara (costatogli una cinquantina di secondi), e in tappa due una foratura. Il gradino basso del podio se lo prende sul filo di lana il Polacco Marczyk Mikołaj, un risultato che però non gli basta a rinviare la partita per il titolo ERC alle Canarie, Mikkelsen si limita ad andare a prendere una settima piazza che gli garantisce i punti per chiudere la pratica europeo, proprio alle spalle di un Campedelli (sesto assoluto) autore di una prestazione superba in una gara per lui tutta da scoprire.