La falsa partenza di Gryazin, con la foratura lenta sulla prima prova speciale, non ha minimamente condizionato la gara del pilota russo, con tre scratch imperiali Nikolay si è portato al comando della gara mandando al tappetto Andreucci e Battistolli, con il garfagnino secondo nonostante una foratura sulla Pattada.
Il pilota russo inanella sulle speciali della Sardegna il suo terzo successo CIRT consecutivo, il più cristallino dei tre ottenuti, nonostante la foratura lenta nella prima speciale Gryazin che gli è costata diciotto secondi ha subito messo alla frusta la sua Skoda Fabia RS Rally2. Una veemente rimonta dove ha picchiato durissimo, ed in sole tre speciali è passato al comando mettendo un macigno sul successo finale con lo scratch sulla Pattada. Andreucci sino a quel punto al comando della gara, inciampa in una foratura, ed al traguardo paga a Nikolay una quarantina di secondi, ma ad impressionare sono i diciassette secondi rifilati ad Alberto Battistolli il secondo della speciale. Un diretto al volto che manda al tappeto il pilota vicentino, ed a due speciali dal termine si ritrova con una mezza minutata abbondante di ritardo, un distacco nemmeno lontanamente recuperabile senza uno scivolone altrui. Andreucci nel giro di una speciale riesce a buttarsi alle spalle Battistolli, e si va a prendere una seconda posizione che gli permette di mantenere la testa del campionato. Una seconda posizione a quarantacinque secondi, è un segno preoccupante per il Garfagnino che con il passare delle gare vede Gryazin, suo avversario nella corsa al titolo sempre più lanciato ed inavvicinabile. Decisamente sottotono Alby Battistolli, il terzo gradino del podio è una magra soddisfazione per il giovane vicentino, una gara appannata dove non è mai entrato nel vivo della gara. A chiudere la top five, ma con dei distacchi superiori ai due minuti troviamo il forte pilota di casa Giuseppe Dettori, ed alle sue spalle un Oldrati che sul filo di lana salta Lavio e Tali. Tra le due ruote motrici, il Vermentino propone una gara ancora più a senso unico, a meno di una settimana dal impegno mondiale nella penisola ellenica il giovane Matteo Fontana prende le redini della gara e mortifica gli avversari. A botte da una decina di secondi a speciale, ad ogni round (speciale) manda al tappeto un esperto della terra made in Italy come Nicolò Marchioro.