Dopo aver fissato la miglior performance nello shakedown, il russo si ferma nella stage di qualifica, si ritrova così a partire in trentanovesima posizione e con una prima boucle bella decisa mette tra se ed il resto del gruppo, una mezza minutata pesantissima al connazionale Lukyanuk (primo degli inseguitori) un ipoteca che segna la gara a metà della prima giornata.
Lo shakedown lascia quasi sempre il tempo che trova, ma a Talty i due Russi Gryazin e Lukyanuk hanno messo subito i puntini sulle “i”. Ma nella speciale di qualifica, un giro secco per decidere la propria posizione di partenza, la Vw Polo di Nikolay è uscita con un ritardo di quasi quindici minuti, le rotaie fanno si che della terra entri nella calandra, ed il russo si ferma per pulire il radiatore, una scelta bizzarra soprattutto considerato il ritardo di quindici minuti. Difficile dire se il ragazzino ha bleffato, perché se qualcuno ha giocato di astuzia per stare fuori dai quindici e partire intorno alla ventesima posizione. Trovarsi a partire in trentanovesima posizione, comporta il rischio di trovarsi un fondo più degradato che pulito e soprattutto di dovere fare i conti con avversari più lenti, ed eventuali tempi imposti, ed è difficile da credere qualcuno avesse il coraggio di un tale azzardo. Ma visti i quattro scratch consecutivi che Gryazin ha tirato fuori dal cilindro, tra ieri sera e questa mattina mettendo tra sé la Citroen C3 di Lukyanuk la bellezza di 35”, è difficile credere si tratti della reazione di orgoglio. Il sapore è quello di un colpaccio tattico giocato in maniera fredda e calcolata, che ha permesso a Nikolay di mettere un’ipoteca pesantissima sulla gara, anche se a questo punto dovrà comunque superare indenne la boucle pomeridiana partendo sempre dietro a tutti. Ma se qualche tempo fa aveva sbagliato parecchio oggi nel WRC ha dimostrato di avere imparato a gestire il passo senza cadere in esagerazioni.