Il Giappone oltre ad incoronare i protagonisti della classe regina ha deciso anche il nome del nuovo principe della serie cadetta, un Sami Pajari pronto nonostante i suoi ventitré anni al salto di categoria dove ha già fatto un paio di onorevoli e incoraggianti comparsate, ed ora oltre al titolo Junior WRC aggiunge al suo palmers anche il titolo WRC2 e WRC2 Challanger.
L’asfalto non è sicuramente il pane del giovane finlandese, ma nonostante i natali terraioli ha dimostrato in più occasioni di sapersela cavare egregiamente anche sul catrame. Ed anche sugli insidiosissimi fondi del Japan, dove i cordoli in alcune speciali abbondano ed il grip spesso lascia a desiderare ha dimostrato di sapersela cavare alla grandissima. Dopo avere incrociato i guantoni sui primi chilometri della gara con la Citroen C3 Rally2 di Gryazin, una foratura sulla terza prova speciale gli ha fatto perdere contatto dal pilota russo con licenza bulgara, una quarantina di secondi persi impossibili o quasi da recuperare. Difficile dire se sia stata una disdetta, oppure una fortuna, il resto del plotone ha perso i contatti dalla testa della gara sui primi chilometri della lunga di Isegami’s, così nonostante i secondi bruciati per la gomma a terra è riuscito a tenersi stretta la piazza d’onore. Una situazione che lo ha allontanato da ogni tentazione di andare a caccia, oppure marcare stretto l’alfiere della Citroen e mettergli pressione. Entrambi a quel punto hanno impostato il loro contachilometri su un buon passo, evitando errori, ma anche semplici sbavature, con Gryazin sempre un pizzico più veloce, sino a quando il suo vantaggio si è stabilizzato sul minuto e mezzo. La zona sicurezza per il giovane finlandese è arrivata già alla fine del venerdì quando Hiroki Arai e Kovalainen che battagliavano per il gradino basso del podio, gli pagavano una bella minutata. Una gara corsa su un buon passo da entrambi, e definirla al piccolo trotto solamente perché hanno accorciato le loro linee per l’inconsistenza degli avversari sarebbe troppo diminutivo. Con i suoi ventisette anni Nikolay e ventiquattro Sami hanno dimostrato entrambi di essere abbastanza solidi per passare al volante di una rally1, ed iniziare una nuova fase di apprendistato. Il ruolino di marcia di entrambi è stato davvero impressionante con tre successi scratch nel WRC2 per entrambi e quattro a testa nel WRC2 Challanger. Sami si porta a casa due titoli in un colpo solo beffando nella serie cadetta Solberg per soli tre punti, mentre Nikolay si piazza al terzo posto saltando il compagno di squadra Rossel. Nel Challanger il pilota russo si porta a casa la palma di vice campione, sette punti dietro al neo pilota della Toyota, che regala alla GR Yaris Rally2 una pesantissima doppietta nell’anno del debutto.