Il parto è stato lungo e doloroso ma la selezione Hyundai per un giovane talento da fare crescere sulla i20 R5 nel WRC2 e probabilmente ricoprire anche il ruolo di tester, ha finalmente dato il suo esito che ha premiato il ventitreenne Jari Huttunen.
La selezione è stata di quelle belle toste ma in realtà con un esito abbastanza scontato. Il baby Finn ha impressionato in tutti i campionati in cui si misurato: dal monomarca Opel vinto in maniera cristallina, all’ERC dove sempre con la Opel ha messo alle corde piloti più esperti come Ingram. Un potenziale enorme che ha fatto vedere nel WRC made in Finland dove con una Fabia R5 ha trionfato nonostante il salto dalla compatta tutto avanti di Russelsheim, si fosse limitato ad una sola gara semi sprint. Appena il tempo di imparare l’abc. A seguirlo un padrino di eccezione che risponde al nome di Marcus Gronholm, un tutor davvero di eccezione in grado di bussare alle porte giuste, oltre a tutti gli insegnamenti che ha in un dna lunghissimo di uno che ha costruito la sua carriera tutto da solo. A differenza del clan Jouhki l’apporto di Marcus non è di quelli che sulla bilancia fa pesare anche le valigie, ma forse proprio questo aspetto oltre alle doti velocistiche del ragazzino hanno fatto la differenza. Il programma Hyundai al momento non ha messo giù troppi paletti, ed è molto in divenire fattore che paradossalmente va in contrasto con quello che è stato programmato per un giovane come Kalle Rovampera; dove ci sono budget ma anche una strada con tappe già segnate per essere al top nel 2020. Adesso al Liepaja Jari tenterà l’ultimo assalto all’ERC U27 ma in realtà il suo futuro ha già preso la sua strada che passa da Alzenau.