HYBRID PAURA DELLA TERRA

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Dal debutto al Montecarlo sono passati cinque mesi abbondanti, ma l’esame vero per il sistema ibrido oramai è alle porte con la terra del Portogallo, che metterà a dura prova i sistemi di sicurezza delle batterie che sul primo fondo irregolare, i ghiacci dello Sweden, ha evidenziato più di una carenza sull’affidabilità del kit ibrido.

Il vero tallone di Achille del sistema ibrido sono i sistemi di emergenza, traslati dalla pista ai rally senza troppi collaudi o evoluzioni, ma soprattutto senza sessioni di collaudo specifiche, affidandosi semplicemente ai chilometri fatti dalle tre squadre. Limitandosi a smontare le batterie e analizzare eventuali problemi una volta rientrati alla base. Il tutto senza nemmeno la presenza di un tecnico di Compact Dynamics sul campo, un trend che addirittura si è ripetuto sul campo in Svezia e Croazia dove nessuno ha provveduto a smontare e tentare un’analisi sul campo gara dei problemi che si erano verificati. Non sarà certamente un caso se il sistema Audi alla Dakar non ha registrato malfunzionamenti, nonostante un terreno molto più accidentato. Il sistema di sicurezza che manda in quarantena la vettura (nonostante si tratti di unità ibride differenti) segnala un’anomalia della batteria e deve segnale i medesimi problemi, dai circuiti, ai rally, ai raid. Ovviamente se non sono stati fatti test specifici, come ha eseguito Audi l’anno passato, accontentandosi dei test per i set-up inevitabilmente anche i campi gara diventano dei banchi prova. In questi ulteriori cinque mesi a disposizione qualcosa è stato fatto, ma nulla di specificatamente dedicato, dalla parte di Compact Dynamics per questioni economiche, lo stesso vale per i team ma con la parziale giustificazione, che si tratterebbe di soluzioni di cui beneficerebbe anche la concorrenza. Per ultima abbiamo lasciato la FIA che ancora prima di eventuali ragioni economiche, sembra saldata sulla limitazione dei test come soluzione a tutti i mali. In Portogallo gli occhi di tutti saranno puntati sulle lucine delle vetture e se qualcuno dovesse essere obbligato a fermarsi potrebbe scatenarsi un vero putiferio, ed il rischio non è poi così remoto.     

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