I primi passi in versione ibrida li ha mossi la M-Sport, su una Fiesta in versione prototipale, uno step che visti i ritardi collezionati da Compact Dynamics sono arrivati in ritardo sul ritardo, ed il fatto che i primi test Ford, ma probabilmente anche quelli Toyota verranno fatti su una vettura modificata la dice lunga su come il progetto sia nato..
Se per qualcuno il problema dell’ibrido resta esclusivamente legato il fatto che ci sia l’ausilio di un motore elettrico, che viene visto predominante anche se in realtà no lo è nemmeno lontanamente. Per altri è legato ad una questione di costi, tesi che poggia su basi solidamente comprovate, ma che non tiene conto che sono stati gli attuali costruttori a volere proprio quel regolamento, avendo ben presente i costi. Il problema una volta di più si sta rivelando la componente ibrida: batteria, motore, elettronica, ecc.. . Quella la cui fornitura è stata affidata in un bando che si è tenuto esattamente un anno fa e si è aggiudicata la Compact Dynamics, una azienda importante nel settore che ha un discreto potenziale umano, ma non produce direttamente tutta la componentistica necessaria. Un problema che con il passare dei mesi si è ingigantito sempre più, vuoi per la mancanza di volontà di fare un magazzino (se non sul venduto), per non parlare dello sviluppo del sistema sulle WRC che dopo un infinito tira e molla si è dovuta fare carico la FIA. Problemi squisitamente economici, che il coronavirus è riuscito almeno in parte a giustificare, che hanno portato una serie di ritardi enciclopedici. I primi kit per i test sono stati consegnati a cavallo tra febbraio e marzo, ed il primo a montarlo ed a scendere in strada con una Fiesta (laboratorio) è stata la M-Sport che dovrebbe essere seguita a breve dalla Toyota. Il fatto che però i primi passi vengano effettuati su delle vetture 2021, trasformate in laboratorio e non su una base telaistica apposita la dice lunga sulle difficoltà legate a questa fornitura. Visto che tra batterie motori ecc.. si andrà ad aggiungere una quintalata, e con le nuove dimensioni previste per le nuove vetture si parla di una telaistica completamente nuova, ed il fatto che ad oggi non ci sia nemmeno una vettura zero prototipale da molto da pensare. Il fatto che per muoversi tutti abbiano atteso di avere in mano il kit, fa pensare che nel corso di questo anno non si sia riusciti ad avere dati attendibili dei pesi e dimensione. Ed il fatto che la pubblicazione del regolamento, nel documento del consiglio di marzo, sia ancora stata rinviata lascia intuire che qualcosa potrebbe ancora cambiare e non solo dettagli. Ad oggi non ci sono state gole profonde, ma nel sottobosco circola un’indiscrezione che dai 48 volt (del pacco batterie), si sia passati a due batterie da 12. Ed il principe dei punti nodali che non è ancora stato chiarito, se l’elettrico sarà solamente una facciata per i trasferimenti (service park e attraversamenti cittadini), oppure sarà possibile utilizzarlo in speciale.