HYUNDAI E BASTA

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L’Acropoli del venerdì ci ha regalato una frazione tirata ed emozionante, con tantissimi temi, tra le pieghe della gara però erano però facile intravedere la forma smagliante delle Hyundai e la determinazione di Tanak e Neuville. Ma la battaglia campale che poteva essere si è subito spenta e la squadra di Alzenau si è trovata servita su un piatto di argento la tripletta.

La attesissima battaglia campale di Grecia purtroppo è durata per i trentatré chilometri della Pyrgos, Tanak e Neuville partono a bomba con l’Estone che batte lo scratch e l’unico che lo tiene a due tre manciate di decimi è Loeb, entrambi partiti in versione maximum attak con una sola gomma di scorta. Una scelta rischiosa che si gioca anche Lappi, ma nonostante la scelta paga diciassette secondi ai suoi avversari e si ritrova in un gruppetto capitanato da Neuville. Il nove volte iridato però appena fuori della speciale si deve fermare per sostituire la cinghia dell’alternatore, riparazione che si rivela più complessa del previsto e deve issare bandiera bianca. La Ford perde così la testa della gara e Loubet partito troppo lentamente nella prima, sulla seconda fora, perde un minuto abbondante e si ritrova tagliato fuori della lotta per il podio. La carica Hyundai nelle prove restanti del mattino la suona solamente Neuville che con un uno due da quasi una ventina di secondi mette tutti al tappeto, compreso un Tanak furente che non riesce ad attaccare per un problema alla trasmissione che lo rallenta, e mentre il Belga vola via si deve accontentare di difendersi da Lappi con un Toyota che non convince e sembra l’ombra di quella macchina che nella prima parte di stagione era inavvicinabile. Nella replica sulla lunga lo scratch è ancora di Neuville, ma è chiaro che più di un acuto è una bacchettata data sulle dita ai suoi avversari che inseguono a mezzo minuto, tanto per fare capire chi comanda e da quel momento è passato in modalità controllo, deciso ad andarsi a prendere quel successo che la sorte gli ha negato sulle strade di casa. Qualcosa non funziona alla perfezione sulla Hyundai di Tanak, ma un problema tecnico ferma la corsa di Lappi e così Tanak si ritrova la piazza d’onore senza colpo ferire e con alle spalle il compagno di squadra Sordo a coprirgli le spalle. Un podio monopolizzato in maniera schiacciante, con un Evans in quarta posizione distanziato di appena quindicina di secondi dallo spagnolo, un niente che però Evans non è riuscito ad intaccare per tutta la giornata, almeno sino al passaggio finale sulla Tarzan quando ci ha messo l’anima e si è portato a soli sette secondi. Ma in quel tempo c’era molto più di Elfyn che della Yaris. Una tappa che mette un ipoteca pesantissima su una gara che ha visto le Toyota in sofferenza, a questo punto non resta che attendere il nuova Zelanda per avere delle risposte più precise, per capire se si tratta di un momento di difficolta, oppure è una questione di strade visto che le Yaris erano parse in debito di ossigeno sulle speciali abbastanza simili della Sardegna, medio lente e con temperature esterne importanti.

CLASSIFICA

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