HYUNDAI E I JOLLY DI OTTOBRE

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La squadra di Alzenau si appresta alla trasferta greca, confidando in primis in un ordine di partenza del venerdì nettamente favorevole, e su un fondo più duro e sconnesso con un tracciato lento, ha dimostrato di essere maggiormente a suo agio rispetto alle veloci speciali scandinave, ma una mini svolta è prevista per ottobre con l’arrivo dei jolly evolutivi.

Il doppio appuntamento sulle sponde del Baltico con Estonia e Finlandia in rapida sequenza ha evidenziato su quel genere di terreno una Hyundai i20 N Rally1 con il fiatone. In entrambe le gare Neuville è riuscito a salire sul secondo gradino del podio, ma a differenza dell’anno passato non è mai sembrata in grado di tenere il passo delle Yaris autrici delle loro fortune e sfortune. A certificare questo Gap tra le Yaris e le i20 è stato in maniera particolare il Finlandia, nelle primissime speciali Neuville e Lappi hanno battuto gli stessi tempi, buoni ma non abbastanza per arginare le Toyota. Sulle strade di casa Lappi giustamente ha provato a alzare il ritmo, ma l’errore è arrivato nel giro di pochi chilometri dimostrazione palese di quanto stesse già viaggiando sul limite della vettura. A questo punto, anche se di gare ne mancano ancora quattro, è difficile immaginare un ribaltone nelle classifiche piloti, oppure costruttori, soprattutto considerato che i tanto attesi jolly evolutivi di ottobre (su cui Hyundai ha puntato anche in vista del 2024) arriveranno solamente a due gare dalla fine. Questo esclude Grecia e Cile, nella prima gara dura e lenta a fare la differenza sarà l’ordine di partenza, ed il divario prestazionale è meno importante, ma in Cile le probabilità di pagare dazio tornano a salire. I campi su cui si sono concentrati ad Alzenau sono: lo snellimento di una vettura ancora troppo pesante, un aerodinamica più efficace nelle gare veloci, ed un treno posteriore che manca di precisione. I Jolly visto che all’orizzonte ci saranno solamente il Central European Rally e il Japan, dovranno avere un impronta attenta soprattutto ai fondi catramati, che torneranno ad aprire la stagione 2024 con il Montecarlo. Inoltre in questo mini pacchetto evolutivo si comincerà ad avvertire l’ingresso nella squadra di Demaison, tecnico sopraffino che però negli ultimi dieci anni ha accumulato tantissima esperienza nella gestione delle risorse della squadra. Un problema che in Hyundai si trascina oramai parecchio tempo, degenerato con una squadra lasciata allo sbando per un intera stagione nominando un supplente senza un vero potere decisionale.

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