HYUNDAI E I PICCOLI PASSI

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Il successo ottenuto dalla Hyundai i20 N Rally1 in Finlandia non nasconde ricette segrete, ma un lavoro metodico per andare a correggere soprattutto le problematiche tecniche emerse nel corso delle prime gare, la vettura prestazionalmente c’è sempre stata anche se paga qualcosa alla Toyota, ma per chiudere il gap bisognerà attendere un vero step evolutivo.

Il regolamento tecnico alla base delle rally1, a grandi linee segue i dettami filosofici degli ultimi dieci anni, con una gabbia di movimento decisamente ridotta, per cui quando ci si presenta alla linea di partenza con una nuova vettura a meno di qualche errore clamoroso gli equilibri prestazionali sono molto simili. Nel caso di Hyundai nelle battute iniziali ha pesato il fatto che la vettura ridisegnata da Loriaux sia arrivata solamente a dicembre, per cui tutto sommano non sorprendono nemmeno troppo le problematiche di affidabilità legati ad alcuni particolari. Ma rispetto al passato le risposte sono state molto più rapide, la i20 N Rally1 è cresciuta di gara in gara ed in Finlandia non si sono registrati particolari problemi di affidabilità. Nelle gare non particolarmente dure la Hyundai si è dimostrata affidabile e discretamente veloce, le cose non sono andate poi così male nemmeno in Estonia non fosse per il vetro di Tanak che è tornato ad appannarsi in un momento chiave. La politica dei piccoli passi adottata dal reparto tecnico è riuscita a recuperare buona parte del ritardo, ed oggi ad Alzenau dispongono di una vettura solida, prestazionalmente in difetto sulla Yaris, nulla che però il fattore umano (nel caso del Finlandia Tanak) sia in grado di ribaltare. Su queste vetture sempre più blindate dai regolamenti, l’evoluzione vera a cui ci avevano abituati le prime WRC è oramai un miraggio, a meno la vettura non nasconda dei vizi importanti. La i20 oggi è migliorata tantissimo, ma più che di un evoluzione si tratta di un paziente lavoro sull’affidabilità della vettura dalla componentistica all’assemblaggio. In Finlandia è abbastanza chiaro che a fare la differenza è stato un Tanak XXL, ma tra le righe la i20 N ha messo in luce un grande potenziale, ed in Toyota non possono certo permettersi di dormire sugli allori, perché quando arriveranno le evoluzioni vere il gap potrebbe chiudersi di colpo. E magari anche arrivare il sorpasso. Oggi la Hyundai paga un sovrappeso di una trentina di chilogrammi, che sulla prestazione pesa parecchio, qualcuno ha avanzato l’ipotesi di un decimo a chilometro. Un esagerazione se si considera una gara nella sua interezza, ma in condizioni di fondo e tracciato particolari quel decimo ci può stare tutto. E poi c’è il nodo legato ad una mancanza di carico aerodinamico, quella che nelle parti più veloci del Finlandia ha visto la i20 N superare il picco di velocità della concorrente di una decina di chilometri orari. Velocità che non va certo a compensare interamente la trazione generata dal maggiore carico.    

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